Welfare

Il Cardinal Scola: «riformate la legge sulla cittadinanza»

Appello ai politici del Consiglio pastorale diocesano per «superare una situazione oggettivamente ingiusta»

di Redazione

La Diocesi di Milano invita i politici a promuovere «una riforma delle norme sull’acquisizione della cittadinanza italiana, riconoscendola ai minori stranieri nati in Italia, senza dover attendere la maggiore età, eliminando così limitazioni a diritti e facoltà ingiuste e non comprensibili per chi è di fatto sin dalla nascita inserito nella vita civile e sociale del Paese».

È questo il contentuto di un appello inviato dalla Giunta del Consiglio Pastorale Diocesano, che ha reso pubblico ieri il documento frutto di un lavoro iniziato il 5 giugno scorso sul tema: «I migranti: per una pastorale e una cultura del viver insieme». La conclusione a cui è giunto il Consiglio Pastorale della Diocesi milanese è che occorre «come comunità cristiana, affrontare le sfide dell’immigrazione non solo sul piano degli interventi caritativi ed emergenziali ma anche e soprattutto su quello educativo, culturale e pastorale, affinché si pongano le condizioni di quel ‘vivere insieme’ (convivenza), principale obiettivo da perseguire di fronte all’attuale fenomeno migratorio».

L’appello a rivedere la legge sulla cittadinanza e a concederla ai cittadini figli di stranieri ma nati in Italia è solo uno dei punti analizzati. L’appello  fa riferimento al recente intervento del card. Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale dei Migranti, che ha detto che «una persona che è nata, cresciuta e formata in un dato Paese ovviamente se ne sente cittadina ed è giusto che lo sia anche giuridicamente, anche se i suoi genitori provengono da un’altra nazione… la cittadinanza non è solo atto giuridico che si trascrive in un registro, è un atto di cultura».

Nel presentare il testo dell’appello, don Davide Milani, responsabile della comunicazione dell’Arcidiocesi, ha specificato che «non intende indicare una soluzione legislativa specifica, ma vuole sollecitare che si affronti finalmente la questione, superando una situazione oggettivamente ingiusta, che vede gli stranieri nati in Italia dover attendere necessariamente la maggiore età per diventare cittadini.

Gli esiti dei lavori del Consiglio Pastorale Diocesano e del Consiglio Presbiterale, che si è trovato a riflettere sullo stesso tema, sono stati pubblicati nel volume “Migranti e comunità cristiane” (Ed. Centro Ambrosiano).

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.