Mondo

Il cambio di paradigma e l’industria del welfare

Per l'imprenditore sociale e scrittore Andrea Rapaccini welfare e beni comuni «vanno visti come un’industria in grado di generare valore sociale ma anche di sostenere un investimento privato e farlo fruttare». L'intervista a cura del gruppo di lavoro Zoe

di Antonio Antonelli

Il professor Mauro Magatti ci ha da poco rilasciato un’intervista nella quale ci ha parlato di un necessario cambio di paradigma e della possibilità di usare l’investimento privato per produrre quella ricchezza extra che potrebbe consentirci di uscire dalla crisi. Abbiamo voluto allargare il dibattito coinvolgendo un imprenditore sociale e scrittore, Andrea Rapaccini. È venuta fuori un’ipotesi altrettanto affascinante che riunisce il welfare ai beni comuni, interpretando tutto ciò come un’industria in grado di generare valore sociale ma anche di sostenere un investimento privato e farlo fruttare.


Zoe è un gruppo di lavoro che da anni collabora per la realizzazione di format televisivi. In questo momento difficile, ha deciso autonomamente di produrre dei contenuti video utilizzando le piattaforme di comunicazione che il lockdown consente. L’obiettivo è quello di risultare utili, fornendo un piccolo contributo ad una corretta informazione e dando voce a tutti coloro che possano aiutarci ad interpretare questa crisi epocale. VITA è lieta di poter ospitare il loro prezioso lavoro.

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