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IL CALCIO DEL CSI NON SOSPENDE IL SUO IMPEGNO EDUCATIVO.

L'ente di promozione sportiva decreta un minuto di silenzio sui suoi campi. Le partite del Centro Sportivo Italiano seguiranno i calendari

di Centro Sportivo Italiano

Il Centro Sportivo Italiano, a nome di tutti i suoi associati, esprime profondo dolore per la tragica morte dell’Ispettore di P.S. Filippo Raciti, che segue di pochi giorni quella altrettanto assurda del dirigente calcistico Ermanno Licursi in Calabria, porgendo ai familiari delle due vittime la propria solidarietà. La convinzione del CSI è che la violenza nello sport, che è un fenomeno che nasce principalmente da un malessere giovanile, si debba contrastare anzitutto con un assiduo impegno educativo tra gli adolescenti e i giovani. La Direzione nazionale del CSI ritiene che tale impegno non possa essere solo ?proclamato’ a parole, ma vada ?testimoniato’ quotidianamente sui campi da gioco, tanto più nelle attuali circostanze. Pertanto ha deciso: – che tutte le proprie gare in programma in questo fine settimana si svolgano regolarmente, tranne in quei Comitati che hanno già aderito alla decisione della FIGC di fermare l’attività; – che nel corso di tutte le proprie gare si osservi un minuto di silenzio, invitando gli arbitri, i dirigenti e i giocatori a far precedere ogni partita da un momento di autentica riflessione congiunta sugli eventi in questione, e sulla necessità di vivere l’impegno nello sport come esperienza capace di dare senso e valore alla vita. In considerazione della gravità di quanto accaduto, e della necessità di trovare le vie affinché lo sport, e il calcio in particolare, si affranchi da ogni forma di violenza, il CSI ritiene propria responsabilità mettersi al lavoro per un’ulteriore approfondita valutazione della situazione, per elaborare proposte praticabili da sottoporre all’attenzione delle istituzioni e del governo dello sport.


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