Formazione

Il buon viaggio secondo Outis

Intervista a patrizia barassi, l'ideatrice della settimana dedicata al turismo di qualità. "I tour operator interessati sono sempre di più. Perché anche il profit si sta svegliando"

di Emanuela Citterio

Per il viaggiatore curioso, alla ricerca di nuovi modi di viaggiare la manifestazione I viaggi di Outis, che si svolge a maggio a Milano, è diventata un punto di riferimento. Abbiamo intervistato Patrizia Barassi, l’ideatrice di Outis, che come ente non profit fa parte dell’Associazione italiana turismo responsabile. Tierra: C’è nella sua vita un viaggio indimenticabile? Patrizia Barassi: Sì, in Cinquecento, da Trieste a Baghdad. Avevo 23 anni, una sera abbiamo caricato tenda e bagagli sulla Cinquecento e siamo partiti per l’Oriente. Abbiamo attraversato la Jugoslavia e la Grecia, andando a scoprire i luoghi del popolo gitano, che da sempre mi attrae, e fermandoci per alcuni giorni nella splendida penisola calcidica. Eravamo in due e in Turchia abbiamo incontrato altri amici continuando poi con loro il viaggio fino a Baghdad. Istanbul per me è stata la porta dell’Oriente, che fino a quel momento non avevo mai visitato. Ricordo soprattutto l’accoglienza delle persone nei luoghi in cui ci fermavamo. Era il 1972 e gli abitanti dei villaggi in Paesi come l’Iraq o il Libano non erano abituati a vedere turisti. Quegli incontri rimangono per me indimenticabili. Tierra: Ha viaggiato spesso? Barassi: Sì, mi piace da sempre. Sento in qualche modo di avere uno spirito nomade, che mi ha portato più volte a cambiare radicalmente luoghi e abitudini. Tierra: Com’è nata l’idea di Outis? Barassi: L’idea di provare a realizzare una mostra sul turismo di qualità è arrivata all’improvviso, poco dopo il ritorno dagli Stati Uniti. Mi sono accorta che intorno a me stava crescendo la sensibilità per un modo diverso di viaggiare. E che il desiderio di recuperare il senso del viaggio come scoperta e occasione di crescita non trovava risposta da parte della maggior parte dell’offerta turistica. è stata un’intuizione. Indagini di mercato, in un secondo tempo, l’hanno confermata. Tierra: Cos’è Outis? Barassi: è una manifestazione che tiene insieme l’aspetto espositivo e quello culturale. Il primo si concretizza in una mostra costruita e pensata per il pubblico interessato al turismo di qualità. Tra gli espositori ci sono i tour operator interessati a sviluppare un turismo più sostenibile, le associazioni di turismo responsabile, e anche gli enti locali e i piccoli Comuni che propongono itinerari originali e spesso sconosciuti alla maggior parte dei turisti. La manifestazione espositiva è quest’anno alla sesta edizione. Da tre anni a questa parte la mostra si inserisce nella Settimana del viaggio: in tutta Milano abbiamo messo in rete conferenze, mostre, rassegne cinematografiche sul tema del viaggio. Tierra: è cambiato nel corso degli anni il suo modo di viaggiare? Barassi: Ho abbandonato la fretta. Alcuni anni fa giravo per una città con la mia guida con l’ansia di vedere tutti i monumenti e tutte le mostre. Oggi la prima cosa che faccio è sedermi in un caffè all’aperto, guardarmi attorno e osservare le persone. Mi piace respirare l’atmosfera del luogo che visito, sentirne pulsare la vita. Tierra: C’è una regola che segue quando è in viaggio? Barassi: Prendo sempre le vie secondarie abbandonando le vie di comunicazione principali. è un modo per incontrare la vita vera di un Paese. Tierra:Nella vostra manifestazione ospitate sia tour operator tradizionali che associazioni di turismo responsabile.Qual è il criterio con cui scegliete gli espositori? Barassi: Crediamo nel turismo responsabile, ma siamo convinti che sia indispensabile sostenere anche i tour operator profit che si muovono, se pur in modo limitato, in direzione di un turismo sostenibile. Tra gli espositori cerchiamo di dare visibilità a realtà piccole e poco conosciute. Quest’anno, per esempio, abbiamo tra i nuovi espositori un paesino della Liguria, Triora, detto anche “il paese delle streghe”, che ha conservato tradizioni antichissime e propone itinerari davvero interessanti. Ecco, siamo fieri di dare spazio a realtà così. Tanti incontri e tante immagini da non perdere tutto Il programma su www.outis.org La mostra sul viaggio di qualità si svolge a Milano dal 10 al 12 maggio. Il viaggiatore curioso può continuare la scoperta di popoli e Paesi durante la Settimana del viaggio (sino al 14 maggio). Ecco alcuni incontri e mostre da non perdere Donne dal mondo: l’ornamento, la tradizione Mostra etnofotografica, dall’Archivio fotografico Il TucanoViaggi. Un’occasione di incontro con le donne, silenziose protagoniste di realtà difficili, ritratte in alcuni Paesi dell’Africa, dell’Asia e del Sud America. Hamma della Rosa – viale Abruzzi, 15 Costa d’Avorio <> Mostra di oggetti di antiquariato. Una scelta di pezzi particolari che permettono di apprezzare l’autentico fascino e l’intensa vitalità della cultura africana. Kis art Arte Africana – via Ciovasso, 17 Le tribù dei monti Una serie di fotografie, scattate dal fotoreporter Enrico Mascheroni, e di oggetti che ricostruiscono l’esistenza delle “tribù dei monti” nella Thailandia del nord. Museo popoli e culture del Pime via Mosè Bianchi, 94 Il bel paese… e il brutto Tra gli eventi di Outis a Milano anche due mostre, curiosamente contrapposte. Da una parte, una selezione tratta dall’immenso archivio di Fulvio Roiter, grande cantore per immagini delle bellezze dell’Italia. Dall’altra, 36 immagini di Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi dedicate agli «ecomostri».


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