Famiglia

Il brutto anatroccolo

Dall’attività di volontariato una cooperativa per l’integrazione dei disabili.

di Donatella Della Rocca

Nata per iniziativa di familiari di portatori di handicap e di volontari, la cooperativa sociale Il Brutto Anatroccolo impiega oggi circa 110 operatori tra assistenti domiciliari, educatori professionali, psicologi, assistenti sociali e animatori socio-culturali. «A Roma nell?80, anno zero dei servizi sociali, nascevano i primi destinati ai portatori di handicap. Siamo riusciti a coniugare la necessità di un lavoro per i giovani facendo interventi che erano legati all?esperienza nel volontariato. Abbiamo iniziato così un percorso che ha portato parallelamente alla crescita di una cultura dei servizi sociali nella pubblica amministrazione e a sviluppare la cooperativa stessa anche in termini di impresa sociale», spiega il presidente, Enrico Fratini. Dalla sua fondazione, Il Brutto Anatroccolo ha organizzato e gestito servizi sociosanitari di assistenza domiciliare, laboratori, attività diurne per disabili e minori, soggiorni estivi e invernali, feste di quartiere e convegni. Gestisce il Saish (Servizio per l?autonomia e l?integrazione sociale dei disabili) in convenzione con la IV Circoscrizione ed è capofila nel Sismif (Servizio per l?integrazione e il sostegno a minori in famiglia), oltre all?assistenza ai disabili nelle scuole dell?obbligo. È in atto, inoltre il progetto Ragazzi al Centro che prevede la conduzione, con altri, di due centri diurni e due Unità di strada per adolescenti e il progetto per attività diurne per minori disabili. Ha collaborato al progetto Generazioni Solidali rivolto ai giovani per la sensibilizzazione e l?informazione sulle tematiche della solidarietà e del sociale e ha realizzato il cortometraggio sul mondo dell?handicap Siamo tutti taroccati. Il Brutto Anatroccolo cooperativa sociale via L. Lablache 38 – 00139 Roma tel.06.8810173 – fax 06.88520836 www.anatro.itinfo@anatro.it Fondata nel 1982 Responsabile: Enrico Fratini


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