Formazione

Il bosco più bello è sotto il viadotto.

Intervista semiseria a Duccio Canestrini sui trend 2007...

di Emanuela Citterio

C?è il movimento lento, il sight-jogging, la vacanza da perdersi e qualche chicca cui non avreste mai pensato. Ecco le tendenze del viaggiare 2007 raccontate da Duccio Canestrini, il primo antropologo che si è occupato di turismo responsabile in Italia (vedi lo spassoso Andare a quel Paese, Feltrinelli). Canestrini insegna all?università di Trento e a Lucca, ma porta in giro per l?Italia le sue «conferenze-spettacolo », appunti a metà tra il divertente e il ragionato sul nostro modo di viaggiare. Che è troppo veloce, schiavo dei voli low cost e dei pacchetti all inclusive. Ma anche qui bisogna stare attenti ai miti?

«Va di moda lo slow travel, il viaggiare lento», spiega Canestrini. «C?è la fiera Go Slow, che si tiene dall?1 al 3 giugno a Venezia, sono usciti libri sul camminare. Va per la maggiore la Via Francigena (l?itinerario medievale da Canterbury a Roma, ndr). Poi però parli con i giovani e scopri che aborrono la lentezza? ». Quindi anche la rapidità è da salvare? «Ha sicuramente un valore, troppo facile dire che è superficiale. Soprattutto quando nasce il fenomeno del sightjogging ». Ovvero? «A Roma lo fanno gli americani. Si mettono in calzoncini e scarpe da ginnastica e fanno tour guidati della città in un?ora e mezza di corsa. Dimagriscono e vedono Roma. Sono pazzi? Forse, però la rapidità è un dato della contemporaneità e tiene lontani dal rischio di fare un turismo da vecchietti stile ?andiamo, beviamo un bicchierino, mangiamo il risottino?. Meglio una corsa, no?».

E quindi quali sono i viaggi migliori secondo Canestrini? «Quelli attenti alle persone e al territorio, per cui ci si muove motivati, a vedere qualcosa che c?è lì e non altrove. O quelli che si perdono, sull?Appennino, in Aspromonte. Mi affascinano, sono straordinari». Perché? «Vanno fuori dal sentiero battuto, che è la cosa migliore. Non è per tutti, ma chi può, conoscendo i propri limiti, è bene che esplori. Sa che i boschi sotto i viadotti sono le zone meno frequentate d?Italia? Nessuno ci va, quindi c?è una flora incredibile, specie botaniche che non trovi più. Un?altra cosa che mi interessa è il turismo cimiteriale». Può ripetere? «Ci sono persone che vanno a cercare i cimiterini di paese, sono carini sa? Ma capisco che è un po? funebre…».


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