Cultura

Il boom delle sagre contraffatte

Un italiano su due nella scorsa estate ha partecipato a una sagra. Ma sono molte, troppe, quelle "finte", realizzate senza garanzie igienico-sanitarie. L'allarme delle 6mila Pro Loco d'Italia

di Redazione

“Se non interveniamo immediatamente e con il supporto dei ministeri competenti e delle Camere di Commercio, le Sagre di qualità, quelle legate alle tipicità locali ed alle tradizioni, saranno travolte dalle migliaia di sagre finte realizzate ogni dove senza garanzia per la salute e l’igiene dei cittadini”.
Lo ha dichiarato il Presidente dell’Unione nazionale delle Pro Loco Claudio Nardocci, in apertura dell’assemblea nazionale dell’organizzazione che associa il novanta per cento delle Pro Loco italiane nelle quali operano più di seicentomila volontari che oltre ad organizzare gli eventi tradizionali, si occupano di informazione turistica, conservazione dei beni culturali immateriali in partnership con l’Unesco e promozione del territorio.
“Le cifre dell’estate ampiamente riportate da tutti i giornali nazionali – ha precisato Nardocci – dicono che un italiano su due la scorsa estate ha partecipato ad una sagra, e che partecipando ad un evento di questo tipo non ha mangiato solo con pochi euro, ma ha riscoperto il piacere di stare insieme con gli altri, ha ritrovato il valore delle identità e delle tradizioni locali”.


Il Presidente dell’Unpli tuttavia, ha lanciato il grido di allarme perché: “La proliferazione incontrollata delle Sagre organizzate senza garanzia sanitaria alcuna e spesso per guadagnare due soldi in modo corsaro – ha sottolineato Nardocci – mentre i fondi incassati dalle pro Loco vengono completamente reinvestiti sul territorio. Ciò può in breve provocare un’onda di rigetto uccidendo sul nascere un evento intorno al quale girano interessanti e rilevanti economie come i prodotti tipici e le nuove forme di ricezione come B&B e Agriturismi”.


Il Presidente dell’Unpli ha poi precisato di aver inviato al Presidente dell’Unioncamere una lettera nella quale si invitano gli Enti Camerali a costituire un tavolo per la costituzione di un Albo delle Sagre di qualità che risponda ad un disciplinare serio a garanzia dei cittadini.


“Sul Governo – ha concluso Nardocci – riponiamo scarsa fiducia. L’attenzione finora prestata al Turismo, uno dei pochissimi asset in attivo del sistema Italia, è stata davvero deludente ed una lettera da noi inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti non ha trovato risposta alcuna. Ma questa è storia nota a tutti”.

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