Famiglia

Il boom del buon regalo

Natale 2001. Uno sguardo alle vetrine alternative.Sono belli, costano meno, sono doni sostenibili, ecologici, che non sprecano.

di Carlotta Jesi

Da Fiorucci, lo addocchi in vetrina: immerso in una scatoletta di lucidalabbra griffato Madina, c?è un piccolo panda del Wwf., l?associazione ambientalista cui vanno le 23mila lire che servono per regalare il belletto. Da Hi-tech, si fa prima a chiedere ai commessi: il regalo solidale, borsoni e portaoggetti in feltro di Legnomagia (qui a destra, un esempio) fatti con materiali atossici e nel rispetto dell?ambiente, sono nel seminterrato. Data la ressa, però, conviene cercarli online all?indirizzo /www.legnomagia.it, con link ai punti vendita di tutta Italia.
Più lunga la ricerca in Corso Como 10, altro tempio dello shopping milanese, ma ne vale la pena: Afghan girl, il cofanetto con 12 buste e 12 fotografie di ragazze afghane scattate da Steve McCurry da regalare tutte insieme oppure usare come biglietti natalizi, è la prova che la caccia al dono socialmente responsabile è aperta.
E non è mai stata così varia. Se, infatti, nei negozi del consumo chic spopola il regalo solidale da sfoggiare, d?altra parte ci sono centinaia di altri indirizzi per uno shopping etico più discreto e personale. In fatto di originalità, utilità e impatto sociale, per esempio, le matasse di spago di juta colorate vendute nei negozi della cooperativa Chico Mendes non hanno rivali. ?Per creativi?, recita semplicemente l?etichetta, che riporta prezzo, 17mila, e provenienza del prodotto, Rajiastan. Dall?India alla Francia: sono dedicate al padre di famiglia e al guidatore responsabile le trousse di primo soccorso ideate dal designer Frédéric Ruyant per la Croce rossa. In tessuto bianco o grigio che si illumina di notte, con il logo dell?organizzazione umanitaria e trenta prodotti per il pronto soccorso, si ordinano a Parigi da Colette (213, rue Saint-Honoré, 75001, tel. +33.01.55353390). Prezzo: 45,73 euro, tutti alla Croce rossa.
Se invece cercate un?idea originale per accontentare palati raffinati, puntate sulle praline al cioccolato proposte dall?ong inglese Oxfam. La materia prima viene dal Ghana, la lavorazione è made in Belgium? come vuole la tradizione. Con 10mila lire, comprese di spedizione, si comprano sul sito www.oxfam.co.uk.
Moltissime le idee regalo per chi questo Natale vuole contribuire a rendere il mondo un posto migliore. A cominciare dall?aria che vi si respira: basta regalare un oggetto che produce energia pulita, come la lampada a energia solare di Coronel Tapioca che si carica coi raggi del sole (75 mila). Oppure i prodotti di aziende che investono sul rispetto dell?ambiente, come la Lush. Un gruppo inglese che dal 1995 produce cosmetici usando solo ingredienti biodegradabili, non li testa sugli animali e li vende senza confezione per non inquinare. Per sposare e promuovere il suo motto «non è giusto sporcare il mondo per pulire noi stessi» bastano 5mila lire, il prezzo dei suoi sali da bagno profumati da sciogliere nell?acqua. Contro i test sugli animali, lo sfruttamento dell?ambiente e delle persone sono anche i regali targati Body Shop (per la nostra immagine abbiamo scelto i sali da bagno e fango della serie ?Africa?, che sostiene il commercio equo). Con 9.400 lire, in tutti i negozi della catena, dotati di cestini in cui depositare contenitori di plastica da riciclare, trovate un kit da viaggio per l?igiene orale con spazzolino pieghevole, dentifricio e l?immagine dell?animale in via di estinzione che con questo dono contribuite a salvare.
A inquinamento ridotto è anche l?Earth Friendly Starlights, una lampada in carta riciclata a forma di stella venduta in quasi tutte le cartolerie a 30mila lire. In versione applique oppure da appendere al soffitto, è chiusa in una borsa di cartoncino grigio riciclato su cui sono stampate le istruzioni per montarla (www.earth friendly. com).
Se l?obiettivo di questo Natale è ridurre il divario fra Nord e Sud del mondo, la prima azione da considerare è di non farlo a un amico il regalo, ma alle Botteghe del mondo del consorzio Ctm Altromercato che conta 3mila negozi in Europa, più di 100 in Italia (per sapere dove sono, www.altromerca to.it/botteghe/index.html). Se alla lotta alla povertà e allo sfruttamento dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo volete dedicare tutti i doni di quest?anno, infatti, l?ideale è fare shopping proprio in questi negozi. Sono creati apposta per promuovere il commercio equosolidale, in cui trovate dalle nuove borsettine in juta contenenti caramelle al guaranà coltivato dagli indios dell?Amazzonia, alle statuette in ebano provenienti da Cuba, ai più tradizionali presepi realizzati da cooperative del Sudamerica. Sui muri della nuova Bottega del mondo aperta il 3 dicembre a Milano, in corso S. Gottardo, poi, sta crescendo un mosaico fatto di cocci: con 50mila lire potete acquistarne uno e sostenere così un?iniziativa per i produttori del Sud del mondo.
Per un regalo più tradizionale, chiedete in libreria Fantastic beasts & where to find them, un piccolo manuale di studio per aspiranti maghi, in inglese, scritto da J. K. Rowling, l?autrice di Harry Potter, apposta per sostenere la charity inglese Comic Relief impegnata in progetti contro la povertà nel Sud del mondo (costa 16mila lire, di cui 6 vanno in beneficenza). Oppure acquistate un paio di Camper (sopra, una scarpa della serie Before&After, in vendita a 195mila lire circa). Soldi ben spesi, perché dietro a queste calzature comode e originali c?è un?azienda spagnola nata nel 1975 nell?isola di Mallorca per creare nuovi posti di lavoro e proporre una filosofia del camminare inteso come «avanzare in un mondo che migliora in termini umani e solidali». Un consiglio: con le scarpe impacchettate anche il catalogo prodotti, è un condensato di progetti solidali e input su cui riflettere. Di provato impatto sociale la proposta dell?ong Cesvi: con 30mila lire, acquistando i suoi biglietti natalizi disegnati da Tullio Pericoli e Bruno Bozzetto, aiutate le mamme africane a non trasmettere il virus dell?Hiv ai loro bambini (info: tel. 035. 260940).
Attenzione, però, la responsabilità sociale del regalo non finisce quando vi presentate alla cassa per pagare: selezionati gli oggetti, attenti al packaging responsabile. Il nostro suggerimento, è di consegnare i regali dentro le borse realizzate con plastica e avanzi di stoffa dalla stilista Luisa Cevese. Nei suoi atelier (di cui trovate un elenco sul sito internet www.luisacevese.it da cui è anche possibile comprare online), scarti di stoffe e di materiali destinati alla spazzatura si trasformano in originali vestiti che uniscono il gusto alla responsabilità sociale. Un binomio che oggi trovate anche da Asap, in corso Garibaldi 104 a Milano. Gli abiti, le borse e i cuscini della sua linea Recycled Knit (prezzi a partire da 60mila lire), sono fatti con materiali industriali di scarto. Proprio come la seggiola Olga di Ikea, fatta con il polipropilene dei vasetti dello yogurt, talco puro e fibra di vetro. Prezzo: 65mila lire.
E per fare un dono che contribuisca a combattere l?esclusione sociale anche nei Paesi ricchi? Potete sostenere la società civile impegnata su questi temi oppure le aziende che hanno inserito questa sfida tra i loro obiettivi di business. Nel primo caso, regalate i prodotti realizzati dalla Comunità di San Patrignano: nei suoi negozi trovate corredi per la casa realizzati con filati naturali, i formaggi della Latteria di Terre del Cedro che non contengono additivi e conservanti, vini e molti altri prodotti di artigianato che aiutano gli ospiti della comunità a reinserirsi nella società. Scarpe, borse e abbigliamento del tempo libero sono invece i regali che potete acquistare da Timberland. Il motivo? «Lo scorso 11 settembre, il direttore e 150 impiegati di questa multinazionale del casual che ha chiuso il 2000 con un fatturato di 122 milioni di dollari, lavoravano come volontari in una scuola del Bronx», ha spiegato l?autorevole mensile Business ethics assegnando alla Timberland il suo premio annuale per la responsabilità sociale. A favore dell?ospedale pediatrico di Bologna, che sta costruendo una libreria, vanno invece le 28mila lire spese per Olivia, il libro per bambini illustrato da Ian Falconer che racconta le avventure di una maialina innamorata della lirica.
Per i regali solidali dell?ultimo minuto, infine, c?è lo shopping in rete. Se siete svelti di mouse e amate rischiare, l?indirizzo giusto è il portale www.Ebay.it: potete partecipare a un?asta in favore di Amnesty international per aggiudicarvi oggetti ed esperienze. Dagli Swatch da collezione a un giro in canoa con Antonio Rossi, alle maglie autografate dai campioni di Inter e Juventus.

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