Formazione

Il bimbo va al nido? Sarà più bravo in matematica

In base a un recente studio, nelle regioni in cui una maggiore percentuale di bambini frequenta l'asilo le performance in matematica (ma anche in italiano) sono più alte. Gli esperti non hanno dubbi: non è un caso

di Gabriella Meroni

C’è un legame tra frequenza degli asili nido e performances in italiano e matematica degli alunni delle scuole elementari. Sulla base di dati 2011, quasi un bambino trentino su 4 frequenta gli asili nido (23%), e in seconda elementare registra nelle due discipline punteggi superiori a 210. In Campania e Calabria, invece, neanche 3 bambini su 100 frequentano gli asili nido, e registrano in italiano e matematica punteggi di circa venti punti inferiori ai trentini.

È quanto emerge dallo studio “Il più prezioso dei capitali. Infanzia, istruzione, sviluppo del Mezzogiorno” di Vittorio Daniele pubblicato sulla “Rivista Economica del Mezzogiorno”, trimestrale della Svimez edito dal Mulino. Lo studio mette in relazione il tasso di frequenza degli asili nido fra i bambini 0-2 anni nelle varie regioni italiane con i punteggi in italiano e matematica degli alunni della seconda elementare.

In testa alla classifica i bambini trentini, che realizzano punteggi superiori a 210, seguiti a pari merito da Marche, Piemonte e Friuli Venezia Giulia (207). Tra le regioni del Sud i punteggi sono diversi: la Sardegna, la migliore al Sud, segna 203, l’Abruzzo e il Molise 201, Basilicata e Puglia sono a 198. In coda, fermi a 192 punti, con circa venti punti in meno dei bambini trentini, i bambini campani, calabresi e siciliani. Situazione simile per quanto riguarda i punteggi in matematica. I bambini trentini registrano anche qui i risultati migliori, superiori a 210. Seguono i bambini friulani (208), marchigiani e piemontesi (206). Tra le regioni del Sud la migliore si conferma la Sardegna, con un punteggio di 205. Seguono i bambini lucani (201) e abruzzesi (200), pugliesi e molisani (198). I bambini calabresi registrano in matematica un punteggio di 196, i campani di 193. In coda, con un punteggio di 190, i bambini siciliani.

Se i bambini trentini ottengono, come rilevato, punteggi più alti nelle due discipline, è anche perché fra loro il 23,3%, quasi un bambino su quattro, frequenta gli asili nido, la percentuale più alta in Italia dopo l’Emilia Romagna (26,5%). Avvantaggiati anche i bambini friulani, con una frequenza di un bambino su cinque (20,7%). Percentuali a due cifre anche per i bambini marchigiani (17%) e piemontesi (15%), che non a caso fanno registrare punteggi superiori ai 206 punti in entrambe le discipline. Anche i bambini umbri, che frequentano l’asilo per il 23% del totale, registrano punteggi pari a 203 in italiano e 205 in matematica. Situazione rovesciata, invece, al Sud. La Sardegna, che segna le performances migliori nelle due discipline, ha un tasso di frequenza dei bambini agli asilo nido del 12,6%. Ma a parte il Molise, con l’11% delle frequenze, nel Mezzogiorno i bambini che vanno all’asilo nido sono davvero pochi. In Abruzzo e Basilicata meno di un bambino su dieci frequenta l’asilo: solo rispettivamente il 9,5% e il 7,3% del totale. Le cifre scendono ancora man mano che si corre giù lungo lo Stivale. In Sicilia solo 5 bambini su 100 vanno all’asilo, 4,5 in Puglia, e addirittura ancora meno in Campania (2,8%) e Calabria (2,5%).

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