Famiglia

Il bimbo è obeso? Mandalo al “campo dieta”

Parte in LIguria la prima esperienza italiana di campo estivo di educazione alimentare per minori

di Gabriella Meroni

Un ?macedonia party? o una ?festa del frigorifero? come antidoto all’obesità infantile, che in Italia colpisce un bambino su tre. Si chiama ?progetto AAA?, che sta per Alimentazione, Attività e Abitudini, ed è un campo estivo per bambini obesi organizzato dalla prima clinica pediatrica dell’ospedale Gaslini e dalla Provincia di Genova. Il campo, primo del genere in Italia, si svolgerà a Medesimo in Valtellina dal 26 agosto al 9 settembre e ospiterà dodici bambini di età compresa tra i sei e gli undici anni, insieme alle loro famiglie, per educarli ad una corretta alimentazione. ”Il coinvolgimento delle famiglie è molto importante ? ha spiegato la dottoressa Marina Vignolo, coordinatrice del progetto – anche perché il loro ruolo è determinante: basti pensare che ogni cento bambini obesi solo un paio lo sono per motivazioni mediche, mentre per i rimanenti si tratta solo di un’educazione alimentare scorretta, che molto spesso hanno acquisito proprio tra le mura di casa”. Oltre ai medici, per garantire ai bambini una migliore assistenza, al campo sarà presente anche un’equipe di dietologi, psicologi e fisioterapisti. ”I partecipanti al campo – ha proseguito la dottoressa Vignolo – sono stati appositamente scelti in una fascia di età preadolescenziale, per non correre il rischio di creare traumi o fobie legati all’alimentazione, ma per fare in modo che il bambino impari quali sono le abitudini alimentari corrette, che si spera lo accompagnino anche negli anni successivi”. Nonostante l’ospedale Gaslini non richieda costi medici, la quota di partecipazione al campo è di 85 mila lire al giorno pro capite, per coprire le spese di affitto delle strutture che ospiteranno i bambini e le loro famiglie. Al campo, oltre ad attività ludiche, i bambini potranno fare escursioni, canoa, attività di pesca e curare un orto. La prima clinica pediatrica del Gaslini, sotto la direzione del professor Giorgio Aicardi, durante l’anno ha lavorato anche su un programma invernale dedicato ai bambini obesi, che prevede incontri mensili e che coincide con la durata dell’anno scolastico. ”I risultati sono confortanti – ha spiegato la dottoressa Marina Vignolo – perché abbiamo registrato una percentuale di abbandoni, di circa il 50%, mentre solitamente si aggira intorno al 90%”.


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