Sostenibilità
Il bilancio della rete di Lilliput. E ora, acqua per tutti
È il tema fondamentale di questanno. Porto Alegre lo ha lanciato. Ma il momento culminante sarà a marzo. Prepariamoci (di Cristiano Lucchi).
di Redazione
Giunto ormai alla sua terza edizione, dopo i primi due anni serviti a conoscersi, comprendersi, rappresentarsi, il Forum sociale di Porto Alegre ha visto le migliaia di organizzazioni intervenute organizzarsi in Reti. Ed è questa forse la più grande novità di questo evento, nato in contrapposizione al World economic forum di Davos e oggi arrivato a promuovere una serie di alternative credibili. Il rischio di una ?passerella? per i vip no global paventato da uno dei padri del Forum, l?economista italiano Riccardo Petrella, sembra essere stato scongiurato. La massa critica di presenze da tutto il pianeta, con un ridimensionamento europeo e una crescita dei Paesi del sud del mondo, è sufficiente per garantire la costruzione di un programma di alternative concrete. Basti citare la costituzione del ?Sistema finanziario solidale mondiale? promosso da Inaise, un organismo internazionale con sede a Bruxelles che raggruppa oltre 50 realtà di finanza etica e solidale tra cui le italiane Mag2 e Banca Etica, che si propone di mettere in comune esperienze e progetti per pressare i governi locali ad attuare politiche sociali sostenute dalla finanza etica. Oppure la costituzione della ?Rete Mondiale dei senza voce? che analogamente cerca di trasferire competenze e progettualità tra i disoccupati, i senza fissa dimora, le vittime dell?esclusione sociale con una particolare attenzione alle donne, sempre più spesso le prime colpite dalla perversione dell?attuale sistema economico.
Da Porto Alegre, promossa dal Contratto mondiale dell?acqua, viene anche la proposta dell?Università del bene comune con lo scopo di avviare una rete di studio e di mobilitazione tra organizzazioni di movimento con l?obiettivo finale di costruire, a partire dal 2003, anno internazionale dell?acqua, una rete solidale mondiale a difesa dell??oro blu? come diritto fondamentale alla vita per tutti. Primo atto, il Forum mondiale alternativo dell?acqua che si svolgerà il 21 e 22 marzo a Firenze.
Passando al tema della proprietà intellettuale, uno dei progetti più interessanti visti a Porto Alegre è Samba 3, promosso dalla Campagna ?Libera il tuo software!?. Si tratta di raccogliere 150mila euro per sostenere lo sviluppo di un software rivolto alle piccole e medie imprese che permetta la migrazione dei sistemi di rete Microsoft a server Linux senza interrompere la produttività aziendale. I vantaggi per le pmi sono intuitivi: un risparmio sulle licenze Microsoft da cui ricavare denaro per investimenti più interessanti e sostenere allo stesso tempo la filosofia democratica del software open source.
Rete Lilliput era presente con varie organizzazioni che la compongono e l?interesse di molti è caduto sulle forme di lotta nonviolenta attuate in altri Paesi. Al di là di qualsiasi approccio etico o ideologico si è aperto un confronto su temi cruciali come la disobbedienza civile, il rapporto con la legalità e il potere, la non cooperazione all?attuale modello oppressivo e la necessità dell?inclusione delle alternative all?interno delle lotte di resistenza. Condivisa da tutti la necessità di formarsi attraverso percorsi che permettano di gestire le situazioni di crisi. Anche qui i tempi sono maturi per costituire una rete di resistenza nonviolenta internazionale che serva a rinforzare le alleanze e le strategie nonviolente.
Cristiano Lucchi, Rete Lilliput
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