Piove, ancora. Tutto allagato. Tutto serve a chi ha perso tutto e nei centri di raccolta delle associazioni arrivano i buonoidi. Arrivano ben vestiti, i buonoidi, con un sacco nero, quello dell’immondizia, gonfio di cose da donare, con l’aria sommessa di chi condivide la sofferenza di chi ha perso tutto, anche se loro, i buonoidi, non hanno perso niente. I buonoidi arrivano dopo ogni emergenza e sono arrivati in questi giorni ad Avenza, a Marina di Carrara. Nel sacco nero dei buonoidi di Avenza c’era: una scarpa col tacco e l’altra senza, un quadretto con Venezia da comodino, un cappellino rosa antico completo di tarme, vecchi calzini col buco, maglie ingiallite, mutande sporche, un bikini viola a righine colorate, maglioni putridi, un fumetto con le pagine strappate. E ai volontari di Avenza che hanno dovuto smistare queste cose è andata bene. Appena un anno fa a Terralba, nei giorni dell’alluvione, i volontari si sono visti recapitare: un tiralatte, una pelliccia, un costume di carnevale, una camicia da notte col pizzo, un costume di carnevale. Eccoli i buonoidi che anche stavolta hanno fatto il bene fatto male, ancora.
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