Politica

Il bello del volontariato. I volontari della Lega del Filo d’oro

di Riccardo Bonacina

Venerdì scorso sono stato invitato ad aprire i lavori del Forum dei Volontari della Lega del Filo d’oro a Padova. Raramente una realtà associativa e di volontariato mi ha colpito come venerdì mi ha colpito l’Assemblea dei volontari della Lega. Ho ragionato con loro su come il donare gratuitamente a un altro è sempre donare se stessi quale che sia l’oggetto che si dona e che proprio perciò nel volontariato il legame e la relazione sono sempre più importanti del bene donato. Ma loro mi hanno testimoniato come questo fosse già carne della loro esperienza di familiarità tra loro e con le persone in difficoltà con cui condividono parte del loro tempo e della loro vita.

Stefano Biraghi è, oltre che un vecchio amico, uno dei referenti del volontariato della Lega del Filo d’oro, non me ne vorrà se rendo pubblico un nostro dialogo via mail. Lo faccio perché a mio parere davvero spiega la consistenza e il bello del volontariato. Lo faccio perchè per me l’impatto con questa realtà di volontariato è stata un’esperienza rara.

Da: Biraghi Stefano A: Riccardo Bonacina

Oggetto: …grazie!

Ciao Riccardo,

volevo ancora ringraziarti per la tua presenza al Forum dei volontari della Lega del Filo d’Oro e per il tuo intervento ricco di spunti e stimoli; i volontari presenti, al termine della tre giorni padovana, hanno davvero dimostrato di avere TALENTI DA VENDERE e di essere portatori sani di un CONTAGIO che scalda loro il cuore. Mi permetto di condividere anche con te l’intervento che durante il Forum mi ero appuntato e per varie ragioni (soprattutto di tempo) non sono riuscito a fare: mi è rimasto ‘in pectore’ (Rossano penserà, per fortuna!) e ieri ho provato a metterlo per iscritto per condividerlo con gli amici che ci hanno accompagnato in questa tre giorni, quindi anche con te. Un abbraccio

GRAZIE ai volontari, a tutti voi che siete stati qui in questi 3 giorni; ai volontari che hanno portato un loro contributo nel dibattito e a chi, per emozione o per ragioni di tempo, ha tenuto il proprio contributo ‘in pectore’; GRAZIE a tutti quei volontari che qui a Padova avrebbero voluto esserci e non ci sono potuti venire e, mi viene da dire, anche a chi avrebbe potuto esserci e non ci è voluto venire: vi siete persi un’opportunità per ‘toccare con mano’ e condividere la bellezza dell’essere volontari; 

… GRAZIE ai familiari che sono rimasti con noi in queste giornate, perché – da sempre – quello che all’interno del cuore e della storia della Lega del Filo d’Oro nasce nella relazione tra famiglie e volontari, lascia il segno. Rimane come un contagio virtuoso e ci aiuta ad aggiungere TALENTO all’esperienza della nostra Associazione; 

… permettetemi, visto che ho citato le famiglie, di aggiungere un GRAZIE speciale alla mia di famiglia: a Rozana ed Agnese che mi hanno seguito in questa trasferta padovana: alcuni ci hanno detto che siamo stati matti a venire qui con una bimba di 40 giorni, altri ci hanno detto che siamo stati coraggiosi. Penso che abbiamo fatto bene, insomma se siamo un po’ matti e un po’ coraggiosi… alla Lega del Filo d’Oro siamo nel posto giusto! 

… GRAZIE agli operatori che all’interno del Forum dei volontari, con il loro punto di vista, ci permettono di far maturare l’esperienza di reciproco CONTAGIO che, negli anni, si sta moltiplicando laddove l’Associazione è presente con strutture residenziali; 

… GRAZIE a tutti i colleghi che hanno lavorato per la buona riuscita di questo Forum: ai soliti volti noti che lavorano dietro le quinte, in questa occasione se ne è aggiunto qualcuno di nuovo… benvenuti: quando c’è da lavorare – diversamente da quanto avrebbe detto zio Renzo – più siamo, meglio stiamo! 

… un GRAZIE speciale ai volontari ‘della prima ora’, a quelli che portavano i ‘calzoncini corti’ ai tempi di Sabina: per tutte le tre giornate di Forum li ho visti seguire con affetto ed interesse i passi dei nuovi volontari della Lega del Filo d’Oro: non è una cosa così scontata vederli ancora commuoversi o emozionarsi per una testimonianza. Qualche giorno fa, parlando Amelio Di Giovanni (ndr. nostro ‘storico’ ospite) a propositi dei primi soggiorni della Lega del Filo d’Oro mi raccontava: “I volontari erano giovani ed inesperti, ma ci mettevano tanto entusiasmo… non c’era tutta l’organizzazione che c’è oggi ma facevamo cose un po’ da matti e, probabilmente, molti guardandoci pensava davvero che fossimo tutti matti… ma non lo pensavano soltanto di noi sordociechi ma anche dei volontari che stavano con noi. Questo ‘abbatteva le barrire’ e ci univa, ci faceva parte tutti della stessa famiglia. Anche per questo ogni anno ai soggiorni tornavo sempre con la gioia nel cuore!” Questo significa davvero CONTAGIARSI a vicenda… e, vista la loro presenza qui con noi, è un contagio da cui non si guarisce; o come diceva il mio amico Ambrogio di Lesmo, da cui non si vuole guarire! 

… GRAZIE, in particolare a Rossano, che – lo sappiamo tutti – non ha mai tempo da perdere: evidentemente se, con la sua scorta di fazzoletti, se ne sta seduto per tre giorni sul palco di questo Forum, sa che questo non è tempo perso… anzi, probabilmente, per la Lega del Filo d’Oro questo spazio di condivisione della bellezza dell’essere volontari è un tempo unico e particolarmente prezioso! 

Infine, come detto, un AUGURIO che nasce da uno degli spunti che ci ha lasciato Riccardo Bonacina durante l’intervento di apertura di questo Forum e che ha ripreso, con parole sue, anche Antonella Moretti nel suo intervento di ieri: “Incontrarsi tra volontari è stupendo… è confortante sapere di condividere con altre persone l’entusiasmo di questa esperienza e piangere le stesse lacrime sapendo di quali emozioni stiamo parlando; il rischio però è dare per scontato che, visto che lo sappiamo noi, lo sappiano tutti… non è così! Non tutti conoscono e nemmeno lontanamente immaginano questa bellezza… per questo è importante che impariamo a comunicare anche agli altri la ricchezza della nostra esperienza e che impariamo a farlo con parole vere, sincere e che sappiano davvero sorprendere e CONTAGIARE i nostri interlocutori. Riccardo Bonacina – che anche quando porta un contributo alto e pieno di spunti di riflessione come durante il suo contributo, lo fa come se stesse attorno a un tavolo con gli amici… e le sue riflessioni sono come del buon pane e salame, da condividere attorno ad un bicchiere di vino – l’ha detta così: “Dobbiamo saperlo dire con parole vere: c…o essere volontari è bello!”. Però quando lo ha detto, ho visto il mio amico Valerio di Roma stravaccato sulla poltrona, drizzava le antenne e alzare la testa: guardarsi attorno e con la faccia di uno che aveva avuto un’intuizione, esclamare nel romanesco colorito: ‘C… c’ha ragione: semo belli per davero!’. Questo è per dire che per comunicare la nostra bellezza ci vogliono parole e testimonianze vere che raggiungano tutti… e tra noi c’è un po’ di tutto: ci sono giovani ed anziani, studenti, lavoratori e pensionati, figli, genitori e nonni, c’è chi ha studiato e chi si addormenta solo ad aprire la terza di copertina di un libro, c’è chi cita Shakespeare e chi Francesco Totti… ognuno di noi, però. ha dentro di sé le SUE PAROLE per raccontare quello che prova facendo il volontario, i suoi MODI, il SUO STILE,, i suoi MEDIA – c’è chi è social e chi vive ancora al tempo della stilografica – ed i SUOI INTERLOCUTORI per farsi portavoce di questa bellezza che ci accomuna. E l’augurio è proprio questo, che ciascuno sappia farsi UNTORE della propria realtà. Perché il contagio di questa Grande Bellezza intima che custodiamo nei nostri cuori sia sempre meno intimo, sempre meno di ‘nicchia’, sempre più virale, sempre più PANDEMIA! 

un abbraccio a tutti .Stefano

Da: Riccardo Bonacina A: Biraghi Stefano

Grazie a te Stefano, di aver voluto condividere anche con me la tua bella lettera. La tua attenzione, le riflessioni che riporti mi aiutano a capire perché la realtà del volontariato di Lega del Filo d’oro mi ha così colpito. Colpito nella sua consistenza di amicizia vera, di coscienza, magari solo intuita ma solida, di quel che si sta facendo e del perché lo si sta facendo. Sono abbastanza vecchio e cronista attempato, ti assicuro che nel mio girovagare per l’associazionismo italiano, raramente mi è capitato di incontrare un’esperienza di volontariato così. Si vede che le radici sono davvero autentiche e che la strada è buona. E mi sa che tu hai molto contribuito.

Con sincera stima Riccardo

 

Da: Biraghi Stefano A: Riccardo Bonacina

Caro Riccardo, ti ringrazio per il sincero attestato di stima e di ‘valore’ per l’esperienza dei volontari della Lega del Filo d’Oro che hai incontrato durante il Forum di Padova… sono d’accordo con te, siamo un po’ particolari! Quello della sordocecità è un mondo che incuriosisce, affascina ma che – al tempo stesso – talvolta intimorisce, talvolta proprio allontana, fa ‘girare la testa’ dall’altra parte. Per questo, probabilmente, la scelta dei nostri volontari, matura in una linfa di maggior consapevolezza… perché parte da un SI’, dalla scoperta che l’esperienza di volontariato non è (solo) l’atto di dono ma è la scelta di un incontro; che non ci si approccia ad un mondo (complesso e misterioso) ma a delle persone (altrettanto misteriose e complesse, come – il più delle volte – capita anche a ciascuno di noi di essere); da una scelta d’impegno che non può essere dettata dalla casualità… altrimenti non si resta, altrimenti si ‘scappa’ già durante i corsi di formazione! Ma chi resta, chi non scappa, chi accetta – in una diversità apparentemente così marcata – l’incontro e la relazione con tutti i suoi interrogativi (che poi aprono alla scoperta che le differenze non sono poi così marcate); chi da radici forti al proprio SI’, porta frutto e, come nell’albero che abbiamo scelto come simbolo del Forum, porta il proprio colore, unico e diverso, nell’incontro e nella relazione con le persone con cui abbiamo la fortuna di camminare. Non so quanto valga il mio contributo in tutto questo ma per me ha valore e senz’altro, in tutto questo, ha contribuito anche la bella esperienza di cammino con te e gli altri amici di VITA un po’ di anni fa,

un abbraccio .Stefano

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.