Cultura

Il Bed & breakfast sardo

E' nata così Domus amigas, una rete di famiglie che ospitano con la formula del bed & breakfast. "Si tratta di famiglie particolari, ognuna con una sua specificità".

di Emanuela Citterio

Siamo nel sud ovest della Sardegna, vicino a Iglesias. Fino a una decina di anni fa le miniere davano lavoro a molte persone, poi hanno cominciato a chiudere. È stato allora che un gruppo di donne ha cominciato a chiedersi come contribuire al futuro della propria terra e dei propri figli. Si sono rimboccate le maniche e ne è nata una delle esperienze più interessanti di turismo responsabile. E non solo. «Abbiamo cominciato a esplorare forme di economia alternativa e a lavorare su alcuni piccoli progetti», spiega Teresa Piras, l’anima del gruppo. «Ci siamo guardate attorno e ci siamo accorte che c’era un valore fondante nella cultura sarda: l’ospitalità. Andava solo risvegliato e valorizzato».
è nata così Domus amigas, una rete di famiglie che ospitano con la formula del bed & breakfast. «Si tratta di famiglie particolari, ognuna con una sua specificità», spiega Teresa. «C’è chi cuoce ancora il pane in casa, chi coltiva frutta e verdura in modo biologico, chi produce il miele. In comune hanno la disponibilità ad aprire le porte di casa ad altre persone, in uno spirito di amicizia e scambio reciproco, e il desiderio di far conoscere le tradizioni e la bellezza della Sardegna».
Domus Amigas è uno dei progetti del Centro di sperimentazione di autosviluppo, l’associazione nata dall’iniziativa delle intraprendenti donne sarde. Che hanno deciso di impegnarsi anche nei settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Una delle iniziative più interessanti è il “gruppo di acquisto solidale”, un gruppo di consumatori che si è unito per sostenere piccoli produttori locali rispettosi delle condizioni di lavoro e dell’ambiente. «Compriamo da loro frutta e verdura, e riusciamo a coprire quasi completamente il fabbisogno delle nostre famiglie con il biologico», dice Teresa. «Abbiamo intenzione di arrivare a stipulare un patto sociale con questi agricoltori, per creare reti di consumo di prodotti biologici più grandi».
L’associazione sta cercando di reintrodurre anche consumi di prodotti di artigianato. In Sardegna c’è chi tesse ancora con il telaio, e naturalmente si lavora a maglia. «Comprare tessuti oppure oggetti di uso quotidiano di fabbricazione artigianale serve a mantenere in vita saperi e abilità. Per farlo è necessario trasformare un po’ le proprie abitudini, riducendo magari la quantità di beni di consumo a tutto vantaggio della qualità».
Agricoltura biologica, artigianato e turismo responsabile si sono intrecciati grazie alla collaborazione di piccole cooperative, associazioni e famiglie. «Insomma, abbiamo costruito una rete», dice Teresa. Sembra proprio che funzioni.

Dritte e Consigli
Disponibilità: una ventina di case nel sud ovest della Sardegna
Costi: 15 – 23 euro per notte e prima colazione
Info: Centro sperimentazione autosviluppo – Domus Amigas
tel. 0781.24006
www.tiscalinet.it/csa_sardegna

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