Volontariato

Il 60% delle vittime è under 11

Il dossier del Telefono Azzurro

di Redazione

È un fenomeno sempre più allarmante e spesso sottodimensionato. È questa la denuncia di Telefono Azzurro, contenuta nel Dossier e che riferisce l’attività di consulenza telefonica svolta in questi ultimi mesi presentato in opccasione della seconda “Giornata nazionale contro la pedofilia”. Dati da cui partire per l’analisi tenendo però presente, sottolinea il Rapporto, che «in Italia la quota di “sommerso” relativa al fenomeno è allarmante. Rispetto a stati come Francia e Inghilterra, dove il numero ufficiale di minorenni vittime di abusi sessuali è superiore, nel nostro Paese è presumibilmente molto alto il numero di casi di pedofilia che non vengono denunciati».

Sui 6.623 casi segnalati alle linee di ascolto di Telefono Azzurro tra il 1° gennaio 2008 e il 15 marzo 2010, quelli relativi ad abusi sessuali sono stati 269 (il 4%). Si tratta di segnalazioni provenienti soprattutto da Lombardia, Lazio e Veneto (30%). Per quanto riguarda le forme segnalate, si tratta soprattutto di “toccamenti” (136 casi). Preoccupante il numero, comunque elevato, di bambini vittime di atti di penetrazione (41 casi) e fellatio (19 casi). In 36 casi il bambino è stato esposto ad episodi di esibizionismo, ad atti sessuali o a materiale pornografico; in 32 ha ricevuto proposte verbali. Molto numerosi (88) sono i casi di abusi sessuali in cui chi ha fatto la denuncia non riesce a definire l’atto, ma sono presenti comunque segni fisici o comportamentali che fanno sorgere sospetti di abuso. Rientrano in questa categoria (“altro abuso sessuale”) anche toccamenti in zone non genitali avvenuti con modalità equivoche, baci sulla bocca o sul collo, costrizioni a spogliarsi, oltre a casi di adescamento on-line.

Sono soprattutto le bambine e le adolescenti le principali vittime di abusi sessuali (il 66% dei casi circa), in linea con i dati disponibili a livello internazionale. Una segnalazione su tre riguarda invece minorenni maschi (89 casi, ovvero il 33,8%). Le vittime di abuso sessuale segnalate a Telefono Azzurro hanno generalmente un’età inferiore agli 11 anni (57,6%). Nel 90,3% dei casi le vittime degli abusi sono stati minori italiani; nel restante 9,7% si tratta invece di bambini e adolescenti stranieri, provenienti principalmente da Paesi dell’Est.

Chi sono gli abusanti?
Anche in questo caso, i dati raccolti smentiscono luoghi comuni: nella maggior parte dei casi infatti gli abusi sessuali sono commessi da persone appartenenti al nucleo familiare. Se solo l’11% circa riguarda soggetti estranei, negli altri casi si tratta di soggetti esterni alla famiglia ma comunque conosciuti: tra questi, spiccano gli amici di famiglia (12,9%) e gli insegnanti (9% circa), i vicini di casa (4,7%). L’1,2% delle segnalazioni riguarda figure religiose. Un altro dato interessante è quello relativo alle donne autrici di abusi sessuali che riguardano il 12.2% di segnalazioni (il ruolo di queste donne va da un abuso attivo e cercato a un abuso compiuto da altri ma taciuto, nascosto, a volte addirittura facilitato).

La pedopornografia
La hotline di Telefono Azzurro, nel periodo tra il 1° luglio 2007 e il 28 febbraio 2010, ha accolto complessivamente 4.124 segnalazioni relative a contenuti illegali e dannosi per bambini ed adolescenti presenti in Internet. La percentuale più elevata di segnalazioni, quasi la totalità del campione, si riferisce a siti web (86,5%); sono rilevanti però anche i valori riconducibili all’attività di file sharing (6,4%), alle chat (4%) e alle e mail (2%). Quanto ai Paesi che ospitano i server con i materiali illegali e dannosi, spicca la prevalenza degli Stati Uniti cui si riferisce la metà delle segnalazioni ricevute nel periodo di riferimento (51,6%); sebbene con valori molto più ridimensionati l’Italia occupa la terza posizione con il 4,8%.

 

 In allegato il documento integrale


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA