Non profit

Il 5 per mille è già per l’Abruzzo

editoriale

di Giuseppe Frangi

Silvio Berlusconi, avvicinato nel quartier generale della Protezione civile a L’Aquila da Carmen Morrone, inviata di Vita.it, ha voluto tessere un sincero ringraziamento ai volontari. Lo ha fatto con parole tipicamente sue: ha detto di aver sempre apprezzato lo spirito di “intrapresa” di chi agisce per pura gratuità, e di avvertire nell’azione di queste persone un “ottimismo” contagioso. Parole gradite e sicuramente sincere. Ma che sono attese da una prova del nove: infatti il giorno dopo questa dichiarazione, il più autorevole esponente del governo che Berlusconi presiede, Giulio Tremonti, ha avanzato una proposta che toglie letteralmente la terra sotto i piedi a quegli stessi volontari elogiati dal Presidente del Consiglio. La vicenda del “5 per mille per i terremotati dell’Abruzzo” è una vicenda che vi abbiamo raccontato ora per ora sul nostro sito e che vi ricostruiamo nelle prossime pagine. È una vicenda che, grazie alla petizione lanciata su Vita.it, ha mobilitato centinaia di persone e di associazioni. Sinceramente ci auguriamo che nel momento in cui le leggerete, queste righe siano lettera morta, perché il governo e Tremonti ci hanno nel frattempo ripensato, comprendendo che un provvedimento così distruggeva un patrimonio civile, di dedizione e di fiducia, senza in realtà risolvere niente della drammatica situazione dell’Abruzzo.
In ogni caso è sempre bene sottolineare alcuni dati semplici. Il 5 per mille ha rappresentato una novità importantissima non solo per chi ne è destinatario, ma anche per il cittadino contribuente che è stato messo per la prima volta nelle condizioni di operare una libera scelta fiscale. Il 5 per mille ha riscosso un successo travolgente, che ha superato ogni aspettativa, perché le realtà non profit hanno capito l’opportunità e si sono fatte più trasparenti e più comunicative; e, dall’altra parte, perché ai cittadini è piaciuta l’idea di poter premiare, con una loro scelta, chi hanno visto muoversi con intelligenza ed efficacia per il benessere comune. Il successo è stato tale, che la politica non ha potuto permettersi passi indietro, per quanto negli anni scorsi più volte abbia tentato di rimangiarsi il 5 per mille. Ora, proprio colui a cui si deve la paternità di questa prima esperienza di sussidiarietà fiscale, sembra volerla rinnegare nei suoi fondamenti. Perché il 5 per mille per l’Abruzzo è sostanzialmente un 5 per mille allo Stato che in questo modo, per altro coprendosi con ottime ragioni, si rimpossessa di quelle risorse che aveva liberate. Ma quelle “ottime ragioni”, sono ottime solo in apparenza. Perché per destinare all’Abruzzo un po’ di risorse in denaro, che saranno poco più di una goccia nel mare delle necessità economiche che quella terrà dovrà affrontare, la si priva di quelle risorse umane che in queste settimane hanno avuto un ruolo decisivo nell’emergenza. Una cosa deve essere chiara: il 5 per mille, così com’è, è già una misura a favore dell’Abruzzo, perché ha contribuito a far sì che migliaia di volontari si facessero trovare pronti ad entrare in azione.
Ai lettori: il prossimo numero di VITA sarà un numero speciale dedicato al 5 per mille 2009. Non perdetelo e usatelo come strumento per difendere questa misura di libertà!

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