Sostenibilità
Il 46% beve quella del rubinetto
Un’indagine di Aqua Italia svela il cambiamento del consumo degli italiani
di Redazione
Gli italiani sembrano orientati a cambiare gusto in fatto di acqua da bere. Ben il 46% della popolazione beve acqua potabile del rubinetto (trattata e non) secondo una recente indagine di Aqua Italia, l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad Anima (Confindustria). Si tratta di una propensione in crescita, un trend che si va affermando da quattro anni e che permette di stimare un ulteriore aumento nell’arco del 2011.
I dati si riferiscono al 2009, rispetto al 2008 l’aumento è del 6% , al contrario chi dichiara di non averla mai bevuta o di averla bevuta in rari casi si attesta intorno al 31% con un decremento del 6% rispetto a due anni prima.
La ricerca in questione si è basata su un panel di 2050 individui rappresentativi dell’intera popolazione nazionale, al quale è stato chiesto se avessero bevuto acqua potabile trattata e non, nei precedenti 12 mesi. Il risultato è sorprendente: il 74% degli intervistati dichiara di averla bevuta nell’arco del precedente anno. Un dato in costante crescita se si considera che nel 2006 la percentuale era del 70,4% e nel 2008 si aggirava intorno al 72%. Questo costante incremento denota un forte desiderio di cambiamento da parte degli italiani che hanno sempre detenuto il primato mondiale per il consumo pro capite di acqua in bottiglia (oltre 194 litri l’anno).
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