Inclusione sociale

Il 4,5% degli alunni italiani ha una disabilità ma l’inclusione scolastica è ancora una chimera

La Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie denuncia la situazione che si registra nelle scuole: cresce la percentuale di docenti specializzati ma il 27% degli insegnanti non ha una formazione adeguata. La Fish chiede l'istituzione di una cattedra specifica per il sostegno

di Redazione

Aumentano in maniera costante gli alunni con disabilità nelle scuole italiane, che ormai sono quasi 359mila (pari al 4,5% del totale, con un incremento del 26% negli ultimi cinque anni). Un dato rilevato dall’Istat che, rispetto al passato, evidenzia una maggiore consapevolezza e un ampliamento dell’accesso all’istruzione, ma che al tempo stesso solleva interrogativi sulla qualità dell’inclusione scolastica.

«Nonostante la crescita della percentuale di docenti specializzati, resta elevata la quota di insegnanti privi di una formazione adeguata, che sono il 27% del totale, con punte del 38% nel Nord Italia», sottolinea in una nota la Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie – Fish. «L’11% degli insegnanti viene assegnato con ritardo, compromettendo la continuità educativa. Un problema, quest’ultimo, aggravato dal fatto che il 57% degli alunni con disabilità ha cambiato insegnante di sostegno da un anno all’altro e l’8,4% ha subito questa variazione addirittura nel corso dello stesso anno scolastico. A pesare ulteriormente è la carenza di assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Oltre 15mila studenti avrebbero bisogno di questo supporto ma non ne usufruiscono, mentre quasi cinquemila necessiterebbero di un assistente igienico personale».

Vincenzo Falabella, presidente della Fish

Di fronte a questa situazione, la Fish ribadisce la «necessità di interventi strutturali per garantire un reale diritto allo studio. Tra le proposte avanzate dalla Federazione vi è l’istituzione di una cattedra specifica per il sostegno, al fine di assicurare un’adeguata formazione agli insegnanti e una maggiore stabilità del personale».

«L’aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane rappresenta una sfida che deve essere affrontata con interventi concreti», sostiene il presidente della Fish, Vincenzo Falabella. «Non basta garantire l’accesso all’istruzione, è necessario che l’inclusione sia reale ed efficace. La formazione e la continuità didattica sono due pilastri imprescindibili per un sistema scolastico che sia davvero inclusivo. I dati Istat confermano che troppi studenti vedono ancora negati i loro diritti ad un’istruzione di qualità. La Federazione continuerà a lavorare affinché la scuola italiana non lasci indietro nessuno e rispetti i diritti di tutti gli studenti».

Foto da Unsplash

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