Welfare

Il 31 ottobre in piazza anche a Milano

A sostegno della manifestazione nazionale "Cresce il welfare. Cresce l'Italia", presidio in piazza Mercanti. Fulvio Santagostini (Ledha) «Ancora una volta, siamo costretti a scendere in piazza e protestare»

di Redazione

Non solo a Roma, anche a Milano si scenderà in piazza a sostegno della manifestazione nazionale "Cresce il welfare. Cresce l'Italia" per chiedere al Governo una decisa inversione di tendenza del Ddl Stabilità: fermare i tagli al sociale e rilanciare le politiche di welfare per puntare davvero allo sviluppo dell'Italia. A partire dalle ore 11 di domani, 31 ottobre, infatti, in piazza Mercanti è in programma un presidio animato dai rappresentanti del terzo settore lombardo e della Cgil.
«Purtroppo, ancora una volta, siamo costretti a scendere in piazza e protestare» commenta Fulvio Santagostini, presidente di Ledha. «Per ricordare che la disabilità, come del resto l'insieme dei problemi sociali, non è frutto del caso o di un destino avverso. Ma il risultato di processi di esclusione, discriminazione ed emarginazione». Ledha sarà in piazza anche per denunciare e contrastare le scelte della Regione Lombardia in materia di welfare.

In un comunicato Ledha ricorda che in Italia, la spesa per i servizi sociali è tra le più basse d'Europa: per quanto riguarda le persone con disabilità, la spesa è di 438 euro pro-capite annuali, al di sotto della media dei Paesi Ue (531 euro). “Siamo al 23° posto in Europa nella spesa sociale a favore dei disabili, al 25° posto nella spesa a sostegno della disoccupazione. Al penultimo posto nella spesa a sostegno della famiglia e della natalità e all'ultimo posto nella spesa per il contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. I nuovi tagli prospettati dal Governo – continua la nota di Ledha – andranno a colpire quel welfare territoriale e "familiare" che, in assenza di politiche sociali pubbliche degne di tal nome, stanno tenendo in piedi l'Italia e molti italiani”.

«Si continuerà a tagliare proprio quando tutti avremmo bisogno di più politiche sociali. Che ci consentano di ripartire nei momenti di difficoltà – commenta Fulvio Stantagostini -. Siamo costretti ancora una volta a protestare per dare un futuro al nostro Paese perché senza welfare non c'è speranza, non c'è futuro, non c'è sviluppo».

Insomma, conclude la nota della Ledha: «Non servono nuovi tagli, ma una politica di investimenti nel sociale che generi lavoro solidarietà, coesione, sostegno alle fas ce economiche più povere. Per questo serve superare la sciagurata visione del welfare solo come costo da tagliare e riconoscerne il valore come fattore di sviluppo».

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