Cultura

Il “Plan Colombia” come nessuno ve l’ha spiegato

Recensione del libro "Colombia, il Paese dell'eccesso" di Guido Piccoli.

di Paolo Manzo

Di Colombia si parla poco. E, soprattutto, si dicono sempre le stesse cose: il Paese dei boss, della coca, della guerriglia ecc. Bene, se volete chiarirvi le idee su questo potenziale paradiso (per risorse, natura e clima) che da una cinquantina d?anni assomiglia sempre più a un inferno, c?è un libro che dovete leggere: Colombia, il Paese dell?eccesso (Feltrinelli, 12 euro). L?autore, Guido Piccoli, è preciso come un saggista e coinvolgente come uno Steven King. D?altronde, da oltre 50 anni la Colombia ha una storia da thriller (precisamente dal 1948, quando fu ucciso Gaitán, il leader colombiano più popolare). Un esempio? Tra il 2001 e il 2002 sono stati eliminati oltre 400 sindacalisti, il 90% di quelli uccisi nel resto del mondo. Questo ci racconta Piccoli e lo fa così: «Le urla delle vittime tenevano svegli gli abitanti di Mapiripán. La notte del 17 luglio provenivano da due mattatoi vicini al Río Guaviare: King Kong trovava più comodo squartare le sue vittime vicino al fiume per gettarvi gli arti e le viscere così che il tronco potesse affondare più facilmente. Talvolta il Guaviare rigettava quei poveri resti, che venivano annunciati il giorno dopo dal volo circolare degli avvoltoi. L?incubo durava ormai da cinque giorni. Quante persone avrebbero dovuto ancora ammazzare i paramilitari? Quanto tempo sarebbe passato prima che lo Stato si muovesse per salvare i cittadini di Mapiripán?».


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