Economia

Il “concerto” che suona la musica del lavoro

Un percorso di formazione a tappe di 4 mesi, fino alla graduale assunzione come soci lavoratori.

di Redazione

Garantire un salario per rendere realmente autonome le persone. Il modello di inserimento del consorzio In Concerto di Castelfranco Veneto si fonda su questo semplice assunto e sulla convinzione che rendere produttivi gli individui è il miglior modo di uscire dai percorsi di assistenza sociale.Quella del consorzio è una storia di cambiamenti e sperimentazioni. «Siamo partiti come cooperativa di tipo A nel settore della riabilitazione dei pazienti psichiatrici con spiccate difficoltà di inserimento, poi nel corso dei 12 di vita siamo diventati un consorzio di altre 10 cooperative B di inserimento degli psichiatrizzati», spiega Piero Pozzobon, presidente del consorzio.Il punto di svolta è stato la consapevolezza di dover garantire una vita autonoma alle persone affette da disagio mentale. «L?unico modo», continua Pozzobon, «era quello di assicurare un rapporto diretto con il mercato e quindi di superare lo strumento delle borse lavoro, garantendo un assunzione».

Formazione ad hoc
Il consorzio si è così inventato un modello innovativo di inserimento. «Partiamo da un contratto riabilitativo individuale con cui progettiamo, in concerto con l?utente, un percorso di formazione a tappe di quattro mesi ciascuna, fino alla graduale assunzione nelle cooperative dove diventano soci lavoratori». Ad oggi le 10 cooperative, attive nei settori industriale e dei servizi, sono riuscite ad assumere più di 130 utenti «dei quali oltre l?80% ha raggiunto livelli accettabili di autonomia», aggiunge Pozzobon.
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