Non profit

Igiene e pulizia? Oggi sono un miraggio

di Redazione

Su circa 600 istituti monitorati dalla Scuola di Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna nazionale sulla sicurezza delle scuole, è emersa una situazione deficitaria dal punto di vista dell’igiene e della pulizia: servizi igienici e mense sporche, polvere ovunque, bagni senza sapone ed asciugamani.
«Con la circolare dello scorso dicembre», spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, «si stanno provocando effetti a catena davvero devastanti non solo in termini di licenziamento di migliaia di addetti nel settore delle pulizie (tagli annunciati del 25%) ma sul livello di qualità e sicurezza delle nostre scuole. Se si pensa di attribuire la responsabilità della pulizia ai bidelli bisogna fare i conti con il fatto che gli stessi si occupano spesso anche di vigilanza, sorveglianza, primo soccorso, assistenza degli alunni con disabilità, di sicurezza e sulla qualità di vita all’interno delle scuole sia degli studenti che di tutto il personale scolastico».

Bidelli e appalti
Secondo un altro Rapporto realizzato sempre da Cittadinanzattiva a settembre scorso, il VII Rapporto Impararesicuri su sicurezza, qualità e comfort delle nostre scuole, il servizio di pulizia è affidato a personale interno nella gran parte dei casi (dal 77 all’80%) e questo dato risulta piuttosto stabile nel tempo ed omogeneo da un punto di vista di appartenenza geografica delle scuole. Il servizio è dato in appalto esterno in circa il 20% dei casi. In alcuni casi, però, c’è la compresenza dei due tipi di servizi.
Gli edifici scolastici nei quali si effettua la pulizia dei bagni una volta al giorno risultano essere oltre il 50%. «Il dato ci sembra particolarmente grave tenendo presente che circa la metà dei campioni di edifici scolastici monitorati sono costituiti da scuole dell’infanzia e primaria.
Difficile da giustificare l’assenza di carta igienica (assente in oltre il 40% delle scuole), di sapone (assente per oltre il 50%) e di asciugamani.
Conclude Adriana Bizzarri: «Non è difficile prevedere che le scuole diventeranno più sporche e meno sicure; con attrezzature sempre più scadenti e che, nello stesso tempo, le famiglie saranno costrette a sborsare contributi che di volontario hanno solo il nome sulla carta».

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.