Su circa 600 istituti monitorati dalla Scuola di Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna nazionale sulla sicurezza delle scuole, è emersa una situazione deficitaria dal punto di vista dell’igiene e della pulizia: servizi igienici e mense sporche, polvere ovunque, bagni senza sapone ed asciugamani.
«Con la circolare dello scorso dicembre», spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, «si stanno provocando effetti a catena davvero devastanti non solo in termini di licenziamento di migliaia di addetti nel settore delle pulizie (tagli annunciati del 25%) ma sul livello di qualità e sicurezza delle nostre scuole. Se si pensa di attribuire la responsabilità della pulizia ai bidelli bisogna fare i conti con il fatto che gli stessi si occupano spesso anche di vigilanza, sorveglianza, primo soccorso, assistenza degli alunni con disabilità, di sicurezza e sulla qualità di vita all’interno delle scuole sia degli studenti che di tutto il personale scolastico».
Gli edifici scolastici nei quali si effettua la pulizia dei bagni una volta al giorno risultano essere oltre il 50%. «Il dato ci sembra particolarmente grave tenendo presente che circa la metà dei campioni di edifici scolastici monitorati sono costituiti da scuole dell’infanzia e primaria.
Difficile da giustificare l’assenza di carta igienica (assente in oltre il 40% delle scuole), di sapone (assente per oltre il 50%) e di asciugamani.
Conclude Adriana Bizzarri: «Non è difficile prevedere che le scuole diventeranno più sporche e meno sicure; con attrezzature sempre più scadenti e che, nello stesso tempo, le famiglie saranno costrette a sborsare contributi che di volontario hanno solo il nome sulla carta».
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