Sostenibilità
Ifi, completato il comitato presieduto da Cremonesi
Luciano Brandoni (Brandoni Solare) e Aldo Rinaldi (Energica) nominati vice Presidenti. Paolo Gianese segretario generale
di Redazione
Dopo la recente nomina a presidente del Comitato Ifi industrie fotovoltaiche italiane, Alessandro Cremonesi ha definito insieme al direttivo il nuovo assetto organizzativo dell’associazione che lo accompagnerà nello svolgimento del proprio mandato.
Ad affiancare il neo presidente sono stati nominati vice presidenti Luciano Brandoni (Brandoni Solare) e Aldo Rinaldi (Energica). Confermati nel consiglio direttivo Ernesto Salamoni (Ferrania Solis – Gruppo Messina), Carlo Cotogni (XGroup) e Alberto Volpi (Vipiemme Solar). Conferma anche per Alberto Giovanetti (MX Group) nel ruolo di tesoriere.
Su proposta del presidente e delibera del consiglio, è stato poi nominato Paolo Gianese nella nuova posizione di segretario generale con il compito di gestire l’organizzazione e la direzione operativa dell’associazione.
Gianese, genovese, 45 anni, oltre venti anni di esperienza manageriale in organizzazioni multinazionali, ha ricoperto tra gli altri l’incarico di responsabile dei rapporti istituzionali e comunicazione corporate in Philip Morris Italia e, negli ultimi tre anni, direttore comunicazione e investor relator, in Solsonica Spa – Gruppo EEMS. Filippo Levati, tra i fondatori e primo presidente dell’associazione, ricoprirà il ruolo di consigliere strategico della presidenza.
Dice il presidente Alessandro Cremonesi: «Questa nuova organizzazione del Comitato punta sulle competenze di imprenditori e manager di alto profilo, con l’obiettivo di dare un ulteriore impulso all’attività dell’associazione. Per questo motivo e per il riconosciuto valore della persona e del prezioso contributo per l’organizzazione di una squadra vincente, ho chiesto a Filippo Levati di supportarmi. È un momento fondamentale per l’industria del fotovoltaico, che si trova in un momento storico e economico decisivo per continuare a partecipare allo sviluppo del Paese, coerente con gli impegni dell’Italia a livello internazionale su energia e tutela dell’ambiente. Ifi si organizza per rispondere in modo deciso alle conseguenze di un 2011 pieno di contraddizioni normative e tentennamenti della politica. Dal Decreto Romani in poi c’è stata una corsa da parte delle nostre imprese nazionali per conquistare poche briciole negli spazi di mercato lasciati liberi da un convitato di pietra, l’industria cinese, che ha raggiunto nel nostro Paese e in Europa oltre il 60% delle installazioni fotovoltaiche, grazie a colpi di scure sui prezzi che sono ora sotto di ogni limite sostenibile dall’industria italiana ed europea».
«Il futuro dell’industria fotovoltaica si gioca in pochi anni, per questo Ifi deve intervenire tempestivamente, in modo agile e allo stesso tempo coeso, per salvaguardare uno dei pochi settori nazionali che ha registrato segnali di crescita in questi ultimi anni di profonda crisi economica nazionale e globale» dice Paolo Gianese, nuovo segretario generale di Ifi, che aggiunge: Ringrazio il presidente Cremonesi e tutto il direttivo per la fiducia che mi «hanno accordato e mi appresto ad affrontare questa nuova e delicata sfida con grande entusiasmo e senso di responsabilità».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.