Formazione
Ifad: Obasanjo, retorica non seguita da fatti
''La nostra retorica non s'è incontrata con un'azione appropriata'': il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo spiega così il brusco rallentamento nella lotta alla povertà
di Paolo Manzo
”La nostra retorica semplicemente non si è incontrata con un’azione appropriata”: il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo spiega così il brusco rallentamento che si registra nella lotta alla povertà, e di conseguenza alla fame, nel mondo nonostante la Dichiarazione del Millennio e l’impegno solenne della comunità internazionale a dimezzare la povertà entro il 2015.
“C’è una stretta relazione fra la povertà e una pace durevole”, ha detto ancora intervenendo al 25° Consiglio dei Governatori dell’Ifad in corso a Roma. Il rallentamento è di un terzo della velocità necessaria, tasso che cresce sei volte più lento nell’Africa sub-sahariana, stando al Rapporto 2001 dell’Ifad sulla povertà.
”Una volta -ha raccontato- il mio amico Bill Clinton aveva detto che semplicemente togliendo i sussidi all’agricoltura nei Paesi sviluppati si sarebbe livellato il ‘campo di gioco e ciò da solo sarebbe bastato per accrescere il reddito dei Paesi in via di sviluppo di 20 miliardi di dollari l’anno.
Bene, dico io. Ma perché i sussidi non sono stati rimossi? Perché non diamo ai contadini dei paesi in via di sviluppo la possibilità d crescere? A queste domande, Clinton rispose semplicemente: ‘Non è così semplice come sembra. Ma perché no? Lasciatemi dire che la globalizzazione dovrebbe avere un volto umano. Dovrebbero beneficiarne prima i paesi in via di sviluppo e poi dovrebbe far arrivare i propri benefici sui paesi ricchi”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.