Volontariato

Ifad: a Roma 25mo consiglio dei 162 membri

Oltre 1,2 miliardi le persone che vivono con meno di 1 Us$ al giorno ed il numero è destinato a salire. Lo rende noto Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad)

di Paolo Manzo

Sono oltre 1,2 miliardi le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta, lottando per sopravvivere con meno di un dollaro al giorno ed il numero è destinato a salire.

Sono dati resi noti dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), agenzia delle Nazioni Unite, che negli ultimi cinque anni ha finanziato ogni anno in media 28 progetti con prestiti agevolati e donazioni per circa 410 milioni di dollari.

Nel 2001 l’organizzazione ha contribuito a finanziare 25 progetti, per un valore complessivo di 996.8 milioni di dollari, che hanno migliorato le condizioni di vita di circa 16.2 milioni di persone.

Malgrado il grande impegno dell’Ifad, sono necessarie ulteriori e più incisive inziative per combattere la povertà e nuove strategie per la costuzione di fondi che possano aiutare milioni di persone che vivono in condizioni insostenibili in zone rurali estremamente isolate.

La ricerca e la realizzazione proprio di queste iniziative sono l’obiettivo della riunione annuale del Consiglio dei Governatori dei paesi membri dell’Ifad, che si svolgerà a Roma il 19 e 20 febbraio prossimi presso l’Auditorium della Tecnica, Confindustria, impostata sul tema ”Aiuti allo sviluppo: la dimensione rurale”.

Una conferenza alla quale parteciperanno i ministri delle Finanze e dell’Agricoltura ed altri funzionari di alto livello dei 162 paesi membri dell’agenzia, e ospite d’onore sarà il presidente della Nigeria, Olusegon Obasanjo.

Un evento che si svolge ad un mese dalla Conferenza Internazionale sugli Aiuti allo Sviluppo, in programma dal 18 al 22 marzo prossimi a Monterey, Messico, con la quale l’Ifad intende spronare la comunità internazionale a stanziare risorse più ampie e di migliore qualità per le popolazioni più povere.

La povertà è spesso una condizione che favorisce l’insorgere di instabilità politiche, oltre a provocare malattie e degrado ambientale. E diversi paesi con maggiori possibilità economiche stanno riducendo, invece che aumentando, i fondi per aiutare i poveri, questo malgrado il fatto che al Millennium Summit svoltosi a New York nel 2000, i grandi leader mondiali si impegnarono a dimezzare la povertà assoluta entro il 2015.

Sembra però che si tratti di un obiettivo irrealistico. Il numero di coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta è in crescita, dato che il tasso di riduzione della povertà negli anni Novanta, è sceso a meno di un terzo di quello necessario a dimezzare la povertà assoluta entro il 2015.

Di queste persone, il 44 per cento si trova nell’Asia meridionale, il 24 per cento nell’Africa sub-sahariana, un altro 24 per cento in Asia orientale e il 6,5 in America Latina e nei Caraibi. E ancora, ogni giorno circa 40mila persone muoiono, direttamente o indirettamente di fame.

La povertà è in aumento anche nell’Europa orientale e nell’Asia centrale e in Russia, il numero dei poveri è più che triplicato negli ultimi anni.

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