Sostenibilità
Idee: il settore educazione del wwf per gli insegnanti
Attivita' da proporre ai ragazzi per educarli all'ambiente.
di Redazione
Attività/1. Una benda in faccia, una guida e via
Due occhi in due e senti la foresta
La vista è il senso dal quale dipendiamo maggiormente, e precludendola siamo forzati a utilizzare gli altri sensi: udito, tatto, olfatto. Esercitare questi sensi è fondamentale per la ricchezza e il dettaglio di informazioni che ci permettono di acquisire.
L?attività si svolge in coppie e per il suo svolgimento basta una benda per coppia. A turno un membro della coppia viene bendato e l?altro guida. Durante queste attività è importante il silenzio, la comunicazione quindi tra guida e bendato deve essere non verbale per non rompere la concentrazione e non distogliere l?attenzione dalle sensazioni provate. Chi guida ha la responsabilità della persona che gli si affida, deve quindi fare attenzione che la persona affidata non si faccia male.
Compito della ?guida? è condurre il ?bendato? a esplorare il bosco, scegliendo un percorso interessante e aiutandolo a sperimentare il maggior numero di sensazioni e a raccogliere il maggior numero di informazioni. La farà camminare su terreni diversi per pendenza ed esposizione e su diversi tipi di suoli (erboso, sabbioso, compatto, morbido). Gli farà toccare oggetti naturali differenti (cortecce di alberi, foglie, muschio, sassi, piantine). Lo condurrà da una zona in ombra a una soleggiata, in modo da fargli provare la sensazione rispettivamente di frescura o di calore con tutto il corpo. Si soffermerà in punti dove è più forte l?odore del sottobosco o di una pianta selvatica e lo farà sostare in un luogo dove si sente un canto, un richiamo, un fruscio. L?attività si completa con lo scambio dei ruoli e una ricostruzione finale, a occhi aperti, dei percorsi fatti.
Molte tecniche come questa servono per lavorare in modo strutturato valorizzando le nostre prime fonti di informazioni, i sensi.
Attività/2. Creatività
Dipingi una radice e mettila in mostra
Ecco un?attività ?immaginativa? che stimola a ?vedere? un uso diverso, creativo, dei materiali naturali. Questo esercizio stimola a osservare la complessità dell?ambiente bosco e delle sue componenti. Si realizza in gruppi di 5/6 e per realizzarla servono solo cartoncini con le consegne. Ecco alcuni esempi:
1) cercare nel bosco oggetti strani e fare una mostra;
2) festeggiare un avvenimento importante per il bosco (come il compleanno di un albero);
3) fare musica con materiali naturali;
4) costruire una maschera con materiali del bosco;
5) rappresentare lo spirito del bosco;
6) fare un mosaico con piccoli oggetti naturali;
7) realizzare un?opera d?arte con i rifiuti trovati;
8) raccogliere tutte le sfumature di verde e grigio che si trovano nel bosco;
9) decorare una radice;
10) dipingere sassi e rocce con colori naturali.
Ogni gruppo terrà il segreto sul suo compito. Allo scadere del tempo dato per realizzare ogni consegna, le opere realizzate verranno presentate una a una agli altri gruppi.
Attività/3. Un pò di geografia
Perché Cesano si chiama Boscone?
Scoprire i collegamenti esistenti fra il nome di molte località geografiche e le caratteristiche del territorio permette di analizzare gli elementi caratteristici di un luogo e di esaminare in molti casi l?utilizzo che l?uomo ne ha fatto nel corso dei secoli.
In classe l?attività può iniziare con la lettura di una carta geografica, a una scala idonea per individuare i nomi di paesi, frazioni, o semplici località che si possono riferire all?ambiente naturale (in molti casi sono piante), o alle attività umane. In questa fase sarà fondamentale l?aiuto dell?insegnante e il ricorso a qualche vocabolario etimologico o a qualche dizionario dei toponimi.
La ricerca potrà essere arricchita da interviste fatte alla gente del luogo circa l?origine del nome delle varie località. La ricerca potrà anche riservare qualche sorpresa quale quella di scoprire che molti adulti non si sono mai interrogati sull?origine del nome del luogo in cui abitano, ad esempio Cesano Boscone, un paese dell?hinterland di Milano. In un secondo momento gli alunni potranno realizzare una mappa forestale o dell?uso del territorio (ancor più interessante un plastico) in cui tenteranno di rappresentare il paesaggio del passato, ricostruito sulla scorta delle informazioni fornite dal significato dei toponimi. Una ricognizione sul campo potrà infine permettere un confronto con quanto emerso dalle ricerche precedenti e individuare le località che conservano qualche traccia che ha dato origine al nome.
Attività/4. Con-tatto
Vai alla caccia dell?amico con le foglie
Anche questa è un?attività da svolgere divisi in coppie. Occorrono tante bende quante sono le coppie. In ogni coppia un ragazzo è bendato e l?altro è la ?guida?. La guida accompagna il ?bendato? lungo un percorso vario e ricco di elementi che possono essere colti anche ad occhi chiusi: gli farà toccare oggetti naturali diversi, lo farà camminare su suoli diversi, lo avvicinerà a fonti di suoni e rumori o a luoghi più o meno ombreggiati o assolati, ecc.
La destinazione è un albero, scelto dalla guida. Raggiunto l?albero, il ragazzo bendato ha qualche minuto per raccogliere tutti gli elementi utili (tattili, olfattivi) per potere rintracciare ?il nuovo amico? in seguito quando, sbendato, dovrà ritrovarlo. La coppia ritorna poi al punto di partenza. Il ragazzo bendato ora può togliere la benda e deve cercare di ricostruire il percorso lungo il quale è stato accompagnato e, soprattutto, ritrovare l?amico albero. I ruoli poi si invertono.
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