Cultura
«Idea»: i disabili aiutano i disabili
«I disabili per i disabili» non è solo uno slogan ben congegnato, ma la filosofia sulla un gruppo di disabili alessandrini hanno fondato unassociazione denominata Idea
«I disabili per i disabili» non è solo uno slogan ben congegnato, ma la filosofia sulla quale otto anni fa un gruppo di disabili alessandrini hanno fondato un?associazione denominata ?Idea?. «È stata una scelta simbolica», spiega Paolo Berta, tetraplegico, tra i fondatori del sodalizio «ci ha anche ispirati un?idea di libertà». Libertà di potersi muovere, di realizzarsi nonostante si debba combattere tutti i giorni con i problemi legati al proprio handicap e ai numerosi ostacoli che si incontrano: da quelli psicologici legati all?inserimento nel mondo del lavoro a quelli più pratici come le barriere architettoniche che sono disseminate un po? ovunque.
«La realtà di Alessandria è molto ricca di associazioni di volontariato che si occupano del problema handicap, sono fatte da amici o parenti di disabili. Ma noi volevamo fare qualcosa di diverso», racconta Paolo Berta. «Abbiamo deciso di gestire in prima persona la nostra problematica, cercando una sede che fosse adeguata e che fosse anche uno stimolo per molti a uscire di casa». Alla nascita dell?associazione erano in nove, oggi sono cinquanta i soci disabili e altrettanti i simpatizzanti non disabili. Con il passare degli anni inoltre la sede è stata resa più accogliente, è stata dotata di servizi attrezzati, di computer e videoregistratore. «Siamo aperti tre ore al giorno. Quando non ci siamo è attiva la segreteria telefonica; con questo e tramite altri mezzi tecnici cerchiamo di risolvere alcuni dei problemi che giornalmente un disabile deve affrontare». Paolo Berta sottolinea anche come la tutela dei diritti si scontri spesso con una burocrazia e dei problemi anche illogici: uffici che, pur avendo la pertinenza di problematiche legate ai disabili, non sono pensati per essere raggiungibili dai portatori di handicap, cioè chi dovrebbe usufruire del servizio.
Diverse sono le questioni affrontate in questi anni dall?associazione Idea, dai problemi per l?inserimento scolastico e lavorativo alla sensibilizzazione della città piemontesi sulle barriere architettoniche, senza dimenticare le difficoltà dei disabili nel tempo libero. «I cinema, i teatri, ma anche moltissimi locali pubblici ci erano negati per le barriere architettoniche e poi c?era anche il problema dei trasporti»,continua Berta. «In questi anni le cose sono un po? migliorate: nell?ufficio postale hanno messo un servoscala. Poi è stato istituito un servizio a chiamata con quattro pulmini dotati di elevatore che serve sia la città di Alessandria sia i sobborghi».
L?associazione Idea, nata per un?auto-tutela dei suoi soci, ha allargato le attività anche ai non soci. Accanto alle manifestazioni per sensibilizzare la popolazione, gli aderenti al sodalizio hanno anche puntato su cose molto concrete: «Come quando abbiamo contattato la locale cassa di risparmio per avere un aiuto così da dotare di servoscala l?abitazione di un nostro amico tetraplegico che da anni non usciva di casa».
Ma il fiore all?occhiello, l?ultimo successo, come lo definisce Paolo Berta, di Idea è l?aver ottenuto lo stanziamento di fondi per la realizzazione di un?unità spinale ad Alessandria. Nell?ex sanatorio Borsalini in fase di ristrutturazione, verranno realizzati 10 posti letto per l?unità spinale e 30 per la riabilitazione. «Da noi si registrano 120/150 casi all?anno per questo tipo di patologie, ma ci sono solo 30 posti a Torino oppure ci si deve recare all?estero. Il servizio sanitario nazionale deve comunque pagare, quindi è meglio che paghi per realizzare qualcosa sul luogo». L?Idea di Alessandria è contagiosa e sta infatti per aprirsi una sede in Lombardia.
Nome Associazione Idea
Indirizzo via Toscanini, 6 15100 Alessandria
Telefono 0131/445341
Presidente Maria Grazia Galasso
Scopo Autotutela, inserimento scolastico e lavorativo delle persone disabili
Data di nascita 1989
Nuova sede
Da Ottobre anchea Voghera
«Dopo aver frequentato per un anno l?associazione ad Alessandria, ho pensato di contattare nella mia zona gente disposta a collaborare». Così racconta Franco Fallabrino di Rivanazzano, in provincia di Pavia, che si sta occupando di aprire la ?succursale? lombarda dell?associazione Idea. ?Ci rivolgiamo a persone con handicap che vogliano partecipare attivamente a un progetto mirato al raggiungimento di una maggiore indipendenza, a prevenire l?isolamento e a migliorare la qualità della propria vita?, questo l?appello del volantino dell?associazione che a ottobre aprirà i battenti anche a Voghera. «Abbiamo già trovato delle strutture prive di barriere che», spiega Fallabrino, «danno la possibilità ai disabili di praticare degli sport anche a livello agonistico».
Tra i progetti vi è quello di collaborare con tutte le associazioni del settore e creare sempre più occasioni sia di incontro sia di progettazione di servizi e opportunità di inserimento. È anche in fase di allestimento un sito Internet (http://www.asanet.it/idea) e una E-mail (idea@asanet.it). «Vogliamo puntare sulla gente e sulle ?idee? e se, le prime iniziative dovessero trovare molte adesioni, il sogno», spiega Fallabrino, «è anche quello di realizzare una cooperativa o micro-impresa».
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