Salute

Ice bucket challenge, la sfida umanitaria più redditizia del mondo

Un secchiello pieno di ghiaccio rovesciato in testa, una donazione e la provocazione agli amici a fare altrettanto: nasce così negli Usa la più rapida e vincente raccolta fondi a favore di un'associazione per malati di Sla: 4 milioni di dollari in due settimane, grazie anche all'adesione di Eddie Vedder, Bill Gates, Lady Gaga e altre decine di migliaia di persone

di Daniele Biella

Riempite un secchiello di ghiaccio, svuotatevelo sulla testa davanti a una videocamera rimanendo impassibili e…contribuite alla raccolta fondi più redditizia a livello mondiale che la storia ricordi. Non sono di certo impazzite le decine di migliaia di persone che, in ogni angolo degli Stati Uniti, hanno accettato la sfida dell’associazione Als, Amyothropic lateral sclerosis (in Italia nota come Sla, Sclerosi laterale amiotrofica), l’Ice bucket challenge, che ha un regolamento semplice quanto efficace: ti rovesci il ghiaccio addosso, impegnandoti a donare entro 24 ore una somma a scelta all’associazione, e lanci la sfida ad amici, parenti o chiunque pensi possa cogliere l’invito. Gente famosa compresa, come Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam (qui il video), che invitato dal chitarrista Mike McCready ha passato poi la palla a Bruce Springsteen o a Niall Horan, membro dei nuovi idoli dei teenager mondiali, gli One Direction. O come Bill Gates, sfidato da Mark Zuckerberg, che con un bel po’ di megalomania made in Usa si è costruito da sé, saldatrice alla mano, il marchingegno per farsi cadere il secchio in testa (ecco il video).

Il cantante dei Pearl Jam Eddie Vedder qualche secondo prima di farsi rovesciare in testa il secchiello pieno di ghiaccio

Iniziativa frivola e campagna di fundraising strampalata? Chiedetelo alla presidente di Als, Barbara Newhouse: “Abbiamo ricevuto in tutto 4 milioni di dollari di donazioni nelle sole prime due settimane di agosto, non abbiamo mai assistito a nulla di simile nella storia della lotta alla malattia”, commenta nel ringraziare tutte le persone, famose e non, che hanno aderito alla campagna. In effetti dovrebbe trattarsi di un record planetario, in particolare per la rapidità della raccolta e per la mania che è scoppiata negli States. Justin Timberlake, Lady Gaga, la star del basket Nba Lebron James, il cast di Grey’s Anatomy sono alcune delle ultime celebrità che hanno accettato la sana provocazione. In Italia, per ora, ha aderito Balotelli, mentre il deputato del Movimento 5 Stelle Angelo Tofalo ha rilanciato la sfida a Matteo Renzi.

L’incredibile diffusione della campagna è avvenuta su tutti i maggiori social network (facebook, instagram, twitter, con gli hashtag #icebucketchallenge e #strikeoutAls) e, nel suscitare consensi, non ha risparmiato critiche sull’uso scriteriato dell’acqua, soprattutto in un paese, come gli Stati Uniti, in cui la carenza d’acqua è un problema serio. È vero, lo spreco dell’oro blu c’è, con tutto quel ghiaccio versato sulle teste delle persone (perlomeno la speranza è che la maggior parte sia acqua non potabile), ma a conti fatti la campagna di Als non verrà ricordata per quello. Piuttosto, la valanga di donazioni porterà aiuto concreto e centinaia di malati di Sla e alle loro famiglie, grazie a un’idea semplice quanto geniale. Fundraiser italiani, lo stimolo è a cercare una sfida che diventi ancora più virale. Buon lavoro.

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