Cultura

I Wilco? Cambi di rotta a go-go senza perdere la bussola

Recensione del cd "A Ghost Is Born" di Wilco.

di Enrico Barbieri

Ha una bellezza obliqua il nuovo album dei Wilco. A Ghost Is Born è un disco di rara intensità, insieme sfuggente e misterioso. Il gruppo di Jeff Tweedy, con ormai in pianta stabile anche Jim O?Rourke, ripete il miracolo musicale del precedente Yankee Hotel Foxtrot: la musica continua a seguire quelle sue strane serpentine e resta in un difficile equilibrio tra rock e avanguardia, antiche citazioni e suoni nuovi. Ci sono ballate da fare invidia al miglior Neil Young, ma anche esperimenti ad alto potenziale esplosivo, come Spiders, puzzle di voci, basi elettroniche alla Kraftwerk e una chitarra acida e indisciplinata a tessere ghirigori. Il gusto dei Wilco, dal sapore amarognolo e insieme mieloso, è inconfondibile.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.