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I volontari reggiani protestano

Pubblichiamo la lettera del volontariato della provincia di ReggioEmilia

di Redazione

 «Grave preoccupazione», questo il sentimento che si respira nel volontariato reggiano alla luce della bocciatura, da parte della maggioranza parlamentare, dell’emendamento presentato in commissione al Senato per reinserire il 5 per mille per l’anno 2010.

«Non solo non si è mantenuto l’impegno di stabilizzare il 5 per mille, ma oggi si cancella lo stesso strumento di sussidiarietà fiscale» afferma il portavoce del Movimento del volontariato Pietro Messori, che in accordo con il Forum del Terzo Settore provinciale esprime «il forte disagio delle organizzazioni sociali tradite dallo Stato a fronte del loro impegno generoso nei confronti della collettività».

«Il 5 per mille è un istituto di democrazia fiscale e non un’elargizione del Ministro Tremonti» è il commento di Tito Gobbi, presidente del Centro di Servizio per il volontariato “DarVoce che ha anche sottolineato come, di fatto, «L’istituto del 5 per mille viene eliminato impedendo così la realizzazione di tante delle scelte fatte dalle ODV per il 2010».

Per Vittorio Gazzotti, dell’associazione Gruppo Laico Missionario «l’omissione della casella del 5 per mille sul modello Unico 2010 non era casuale, ma un pericoloso campanello d’allarme» e per Riccardo Faietti, portavoce del Forum del Terzo Settore provinciale, «E’ necessario fare chiarezza. Il ministro Sacconi, che nel suo libro bianco esaltava il ruolo del Terzo Settore, oggi, che tipo di confronto intende sviluppare con questo?».

Lettera firmata da: Movimento del Volontariato, Csv DarVoce, Forum del Terzo Settore Provinciale Gruppo Laico Missionario


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