Le risorse umane caratteristiche di una ONP sono quelle volontarie. Vediamone perciò le caratteristiche principali e alcuni risvolti in termini di gestione. Il volontario è colui che presta la propria opera e il proprio servizio, senza un rapporto di dipendenza contrattuale e senza una remunerazione di tipo monetario. Inoltre il volontario è colui che partecipa ad una organizzazione formale, cioè ad un fenomeno collettivo, attraverso un’azione organizzata di cittadinanza attiva. Innanzitutto due premesse fondamentali.
Il concetto di volontario, e quello di volontariato, è dinamico. Esso riflette tutti i cambiamenti sociali, economici e culturali che caratterizzano la nostra società. Si pensi, ad esempio, al fattore demografico: l’allungamento della vita e la sua migliore qualità ha portato, (e sempre di più porterà), all’invecchiamento della popolazione, aumenterà di conseguenza la disponibilità di potenziali volontari, in condizione ancora giovanile e con un bagaglio di esperienze e di competenze da poter sfruttare per scopi benefici. Poi non esiste un solo volontariato ma diversi “volontariati” nel senso che si possono tipizzare diversi approcci al volontariato. Per la ONP ciò significa dover gestire di fatto gruppi diversi di volontari. Sono quattro le categorie più importanti:
· VOLONTARI GENERICI. Il volontario generico è colui che si mette a disposizione dell’ONP con le proprie energie e con le proprie inclinazioni, ma che non possiede alcuna professionalità, specificamente utilizzabile dall’organizzazione.
· VOLONTARI SPECIALIZZATI. Il volontario specializzato è, invece, colui che ha maturato, nel tempo, alcune professionalità richieste per lo svolgimento di particolari compiti nella ONP. Come esempio si immagini una organizzazione che svolge attività di tutela ambientale. Il bisogno di volontari è continuo nel tempo, poiché le attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di raccolta fondi necessitano di enormi risorse umane, quindi la ricerca di nuovi volontari è svolta attraverso le manifestazioni poste in essere, attraverso le campagne di sensibilizzazione, oppure attraverso i canali di comunicazione istituzionali. Se però a tale organizzazione serve una professionalità specifica, ad esempio un esperto in chimica o biologia, la situazione cambia. L’organizzazione dovrà ricercare tale soggetto in ambienti specifici, ad esempio dove tali figure vengono formate, presso le Università o i Centri di ricerca o gli ordini professionali.
· VOLONTARI DEL “CENTRO”. I volontari del centro sono quelli che hanno davvero a cuore l’organizzazione; essi sono sempre presenti, si offrono spontaneamente di dare una mano, si trovano sul posto tutte le volte che lo promettono ed inoltre sono sempre efficienti ed informati.
· VOLONTARI DELLA “PERIFERIA”. Per i volontari della periferia l’organizzazione non è uno degli interessi principali della propria vita, essi sono meno coinvolti, dedicano meno tempo e sono meno informati. Anche in questo caso la gestione dei volontari deve tener conto di tale differenza. Per la ricerca, ad esempio, è stato osservato che i volontari del centro difficilmente possono essere individuati all’esterno dell’organizzazione, si tratta infatti per lo più di volontari appartenenti alla “periferia” che a motivo della loro anzianità sviluppano una particolare dedizione ed un particolare interesse nella mission dell’organizzazione e quindi diventano del “centro”.
Per concludere queste considerazioni si può tranquillamente dire che quanti più volontari del “centro” l’ONP abbia e quanti più volontari specializzati inserisca, migliori saranno i risultati in termini qualitativi e in termini quantitativi
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