Volontariato

I volontari chiedono a Conte di potersi muovere “per necessità”

Emanuele Alecci, presidente del Comitato Padova Capitale del Volontariato, dopo la lettera inviata ieri al premier torna a chiedere che gli “spostamenti dei volontari sono da ricomprendersi tra quelli “di necessità” o se si può prevedere una dicitura dedicata”. A rischio servizi di prima necessità tra i quali la consegna di generi alimentari e l’assistenza ai senza dimora

di Redazione

«Capiamo che la situazione sta evolvendo di ora in ora e che è difficile dare risposte a tutte le questioni aperte. Segnaliamo però che il volontariato è in situazione di forte disagio per non avere indicazioni precise su come poter continuare i servizi di prima necessità, tra i quali le consegne di generi alimentari e l'assistenza ai senza dimora», ribadisce il presidente del Comitato Padova Capitale Europea del Volontariato Emanuele Alecci alla luce del Consiglio dei Ministri tenutosi oggi e della lettera inviata nella giornata di ieri al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

«In questi ultimi giorni stanno inoltre nascendo, in modo positivo, molte azioni informali di aiuto da parte di gruppi giovanili e di quartiere per aiutare i vicini con spese a domicilio e altri sostegni per chi è in maggiore difficoltà per gli spostamenti. Anche questi volontari “informali” hanno necessità di poter seguire regole univoche. Chiediamo pertanto di includere in un futuro Dpcm o di integrare le domande frequenti sul Decreto #IoRestoaCasa pubblicate il 10 marzo in modo da chiarire se gli spostamenti dei volontari sono da ricomprendersi tra quelli “di necessità” o se si può prevedere una dicitura dedicata, se ci sono dei limiti legati unicamente ad alcune tipologie di servizi, come si può dimostrare l'attività alle autorità competenti e se è necessario seguire altre norme nello svolgimento dell'attività volontaria, oltre a quelle previste all'allegato 1 del Dpcm dell'8 e 9 marzo», conclude Alecci.

Nella foto in apertura un'unità di strada di Progetto Arca

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.