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I volontari che salvano le opere d’arte dalla guerra

CHIEF-ETS Cultural Heritage International Emergency Force associazione di volontariato di protezione civile fondata nel 2013 e specializzata nella salvaguardia dei beni culturali in situazioni di crisi si è mobilitata in aiuto dei musei ucraini. La cultura come simbolo dell’identità di un popolo deve essere tutelata e protetta ora più che mai perché l’Ucraina non si cancelli

di Rossana Cavallari

Da settimane si parla del conflitto che ha brutalmente colpito l’Ucraina e la sua popolazione. La macchina degli aiuti umanitari si è attivata in tempi brevissimi e, come spesso accade in queste situazioni, il mondo del volontariato ha saputo fare la differenza mostrandosi, ancora una volta, in grado di agire con tempestività e organizzazione. Molte persone tra donne, bambini e anziani sono state portate in salvo e condotte in paesi sicuri, molti gli aiuti concreti arrivati nelle città barbaramente colpite.

Tra le tante associazioni che si sono attivate una, in particolare, racconta una storia di aiuto e sostegno diversa. Protagonista è CHIEF-ETS Cultural Heritage International Emergency Force associazione di volontariato di protezione civile fondata nel 2013 e specializzata nella salvaguardia dei beni culturali in situazioni di crisi. Nel 2015 è la prima associazione italiana riconosciuta dallo Scudo Blu Internazionale come operante nella protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza. CHIEF ETS interviene con squadre preparate e specializzate a livello regionale, nazionale e internazionale durante la fase emergenziale senza interferire nella ricostruzione.

A Leopoli, in queste settimane, CHIEF-ETS ha reso possibile l’arrivo di un cargo contenente venti bancali di attrezzature e materiali destinati ai musei ucraini. Estintori, strumenti d’imballaggio e di protezione dei beni immobili, sacchi per contenere sabbia, generatori, power bank e 100 Tbyte di spazio di archiviazione dati del patrimonio culturale digitalizzato messi a disposizione dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Tutto questo si è potuto fare grazie alla generosità e alla sinergia di enti, associazioni, aziende e diversi privati italiani che hanno aderito alla raccolta fondi e materiali promossa proprio da CHIEF-ETS attraverso i propri canali sociali senza dimenticare la collaborazione, a dir poco fondamentale, con HERI, Heritage Emergency Response Initiative, l’associazione dei direttori e conservatori che operano direttamente per il ministero ucraino della cultura e il consolato ucraino in Italia.

CHIEF è nata nel 2013 per dare una risposta rapida durante le emergenze – spiega la sua presidente Barbara Caranzaformazione, preparazione e velocità operativa sono fondamentali in questi frangenti. La nostra missione è il soccorso di quel patrimonio culturale che in ogni parte del mondo è essenza di civiltà. La cultura e l’arte sono un linguaggio universale patrimonio di tutti, l’anima di ogni popolo e di tutti i popoli. Siamo grati che ci sia stata data l’opportunità di renderci utili con questo primo invio di materiali”.

La guerra distrugge, distrugge le persone, la loro identità. La cultura come simbolo dell’identità di un popolo deve essere tutelata e protetta ora più che mai perché l’Ucraina non si cancelli. Perché l’Ucraina possa ritrovarsi e riconoscersi di nuovo, prima o poi.

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