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I volenterosi uomini di Hollande: consigliere economico dell’Eliseo passa alla Total
È il terzo caso, ma rischia di essere il più eclatante: un consigliere economico e finanziario dell'Eliseo è pronto a lasciare Hollande per accasarsi in una delle più importanti aziende petrolifere al mondo. A meno di un anno dalle elezioni presidenziali è già iniziata la grande fuga
di Marco Dotti
Tutto si può dire del Presidente Hollande, tranne che non sappia incassare. Come un pungiball, dopo qualche oscillazione. ritorna sempre al punto di partenza. Incassato il colpo sul parrucchiere di fiducia pagato con cifre esorbitanti, dimenticata da tutti la vicenda delle sue relazioni furtive in motorino, taciute per motivi di decenza le sue improvvise dichiarazioni dopo la strage di Nizza, ora è la volta del sup oramai ex consigliere economico e finanziario.
Il consulente presidenziale si è messo da parte entrando nei ranghi della Total, azienda tra le più importanti nel settore petrolifero e del gas naturale. Azienda, la Total, di cui molto si è parlato e scritto anche a proposito della deposizione di Gheddafi. Allora era in gioco il controllo del petrolio libico.
Le dimissioni di Julien Pouget, consigliere governativo per "Economie, Industrie et Numérique" devono essere ancora validate dalla commissione deontologica che dovrà decidere su eventuali conflitti di interesse, ma già fanno scalpore. Seguono infatti quelle di altri due consiglieri dell'Eliseo: Laurende Boone finita nel mondo di Axa e Jean-Jacques Barbéris che ora lavora per la società di gestione Amundi, dove si occupa di fondi sovrani.
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