Famiglia

I viaggi low cost degli scambisti di casa

Turismo. Sfonda anche in Italia la moda dell’home exchange.

di Chiara Cantoni

Fare il giro del mondo senza spese d?alloggio, sentendosi a casa in qualunque posto, che sia un loft nel cuore di Manhattan o una palazzina londinese in stile vittoriano, uno chalet sulle Alpi o un cottage sulle verdi colline d?Irlanda. Non è un miraggio: si chiama ?home exchange? ed è il soggiorno a costo zero che permette di esplorare rotte estranee al turismo di massa e che ha conquistato milioni di persone nei cinque continenti. Il principio è semplice: io ti cedo casa mia in cambio della tua per un periodo concordato: un week end, una settimana, un mese o anche più. Uno scambio di ospitalità reciproca, estendibile se lo si desidera all?uso dell?auto, della bicicletta o del motorino, che non prevede transazioni in denaro, ma la sola disponibilità ad aprire le porte della propria dimora ai viaggiatori del mondo.Introdursi alla pratica dello scambio d?abitazione non è complicato. Siti specializzati nella gestione di domanda e offerta consentono, previa iscrizione, di inserire nuove proposte e consultare quelle presenti in archivio, con tanto di foto e descrizioni dettagliate. Individuata la più consona alle proprie esigenze, si prende contatto col proprietario e si combina il tutto, accordandosi sui particolari. Magari si diventa amici. «Cosa assai frequente», spiega Cristina Pagetti, referente per l?Italia del circuito Home Exchange. La sezione italiana (70 euro per l?iscrizione) conta già 19mila annunci: «In primavera pensiamo di raggiungere quota 20mila». Speranza ben riposta, per una vacanza dai molteplici vantaggi: «Il più evidente è quello del risparmio, ma il più importante è la possibilità di avvicinare in modo autentico la cultura del posto, instaurando rapporti di vicinato che nessun viaggio organizzato può garantire: dall?invito a cena del dirimpettaio che vuol fare conoscenza agli amici del proprietario che ti suggeriscono luoghi ed eventi non segnalati sulle guide».Pagando una quota associativa annuale, il popolo degli ?scambisti? ha a disposizione decine di siti cui fare riferimento: dai più noti, come Homelink (110 euro l?iscrizione) e Intervac (110 euro), attivi dal 1953, ai più recenti, come Swapeo (80 euro) e ProfVac (60 euro). «In genere questo tipo di vacanza viene scelto da persone responsabili, ben educate, interessate ad allargare i propri orizzonti», spiega Pagetti. «Consigliamo comunque di mettere per iscritto l?accordo di scambio e di rivolgersi a noi per qualunque dubbio. Il sito ha anche una sezione feedback, dove postare testimonianze sulle esperienze concluse. In questo modo, chi dimostra scarso senso civico è escluso dal circuito. Ma finora abbiamo ricevuto solo segnalazioni positive».

La scheda

Indirizzi online
<a href="http://www.homeexchange.com" target="_blank">www.homeexchange.com</a>
la cui versione italiana è:
<a href="http://www.scambiocasa.com" target="_blank">www.scambiocasa.com</a>
Ecco i siti ?storici?…
<a href="http://www.homelink.com" target="_blank">HomeLink</a>
<a href="http://www.intervac.it" target="_blank">www.intervac.it</a>
…e quelli più recenti
<a href="http://www.swapeo.com" target="_blank">Echange de maison pour les vacances</a>
<a href="http://www.profvac.com" target="_blank"> Scambio della casa riservata al mondo dell'insegnamento</a>
Iscrizione da 60 a 110 euro


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