Cultura

I Viaggi in Scozia di Basilico e Introini

A Milano in mostra le immagini scattate da Gabriele Basilico e Marco Introini in terra di Scozia. Quarant'anni di distanza tra un reportage e l'altro. Lavori rimasti chiusi negli archivi per anni e che ora si offrono al pubblico.

di Antonietta Nembri

Paesaggi, volti, scorci di città. Le immagini rimandano al viaggio, all'istante fermato dalla pellicola. E sono proprio fotografie nate durante il viaggiare quelle che vengono proposte nella mostra "Viaggi in Scozia" che mette in mostra gli scatti realizzati rispettivamente da Gabriele Basilico e Marco Introini. Con una particolarità: ci sono quasi quarant’anni tra due viaggi fatti in terra di Scozia. Due progetti in immagini avvicinati dall’amicizia e da un destino inconsueto. Gabriele Basilico e Marco Introini, infatti, hanno condiviso un’identica passione per la fotografia, per l’architettura e il paesaggio e, casualmente, hanno fotografato in Scozia. Entrambi i lavori sono rimasti per anni nei loro archivi per essere presentati ora, insieme. Si inaugura, infatti, questo pomeriggio, giovedì 10 ottobre, alle ore 18 alla Galleria Belvedere la mostra dedicata alle opere di Gabriele Basilico e Marco Introini.

Gabriele Basilico, scomparso quest’anno e considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, si è recato in Scozia nel 1969 quando non aveva ancora deciso di diventare fotografo. Lui stesso, nel 2011, ricordava così la genesi delle immagini di “Glasgow: Processo di trasformazione della città”. «Nel 1969 studiavo architettura al Politecnico di Milano. Mi interessavo molto di urbanistica, così in estate ho realizzato un lungo viaggio in auto da Milano a Londra e a Edimburgo, per visitare alcune new towns, città di fondazione interamente costruite nel dopoguerra per risolvere il problema dello sviluppo demografico. Alla periferia di Glasgow, in un quartiere molto degradato, ho incontrato dei ragazzini che si sono fatti fotografare per la strada senza problemi. Erano le mie prime fotografie di una periferia urbana e al ritorno, dopo averle sviluppate e stampate, mi era sembrato di aver fatto un buon lavoro. Forse lì è iniziato il mio interesse per la fotografia».

Sono invece state scattate nel 2007, durante un viaggio in Scozia tra il 25 aprile e il 1° maggio di quell’anno, le immagini di Marco Introini, classe 1968, fotografo documentarista e docente di Fotografia dell’Architettura e Tecnica della Rappresentazione alla facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. «Da Edimburgo, toccando le città e i paesi portuali che si affacciano sul Mare del Nord, continuando attraverso le Grampians Mountain per arrivare nell’Aberdeenshire ed entrare nella Hightland costeggiando il lago di Loch Ness e raggiungere la nostra meta, l’Isola di Skye, la Scozia rivela una forte identità paesaggistica» spiega Introini. «Il verde adagiato su superfici modellate da antichi ghiacciai, dal vento e dall’acqua, la presenza rarefatta di architetture fa si che la percezione dell’orizzonte esploda, suscitando, nella sua omogeneità di paesaggio, una curiosità verso quel punto lontano. Rivedendo queste fotografie di viaggio, realizzate anche per provare una macchina fotografica 6×7 da usare a mano libera, mi sembra che non siano solo appunti visivi di luoghi visitati ma, grazie alla forza del paesaggio, riescano a trovare la loro continuità».

La mostra è aperta allla Galleria Belvedere di Milano (via Santa Maria Valle 5), fino al 16 novembre.
 


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