Welfare
I tunisini che spacciano cultura e fratellanza
A rispondere alla citofonata dell'ex Ministro dell'Interno ci ha pensato da Siracusa l'artista e mediatore culturale Ramzi Harrabi ha creato la pagina Facebook "Io spaccio" invitando tanti tunisini e italo-tunisini a postare un video dove loro stessi raccontano come contribuiscono alla crescita del nostro Paese
Ci sono bambini tunisini che “spacciano” messaggi di pace e fratellanza, medici tunisini che "spacciano" salute, sindacalisti tunisini che spacciano diritti, professori universitari che spacciano sapere. A riunire le voci di migliaia di tunisini che vivono in Italia e si impegnano per contribuire alla crescita culturale ed economica del nostro Paese ci ha pensato Ramzi Harrabi, artista e mediatore culturale tunisino di 42 anni che a Siracusa ha fondato l’Intercultural Study Center. Davanti alla citofonata dell’ex ministro dell’Interno in casa di una famiglia che vive a Bologna: “E’ vero che qui spacciate?”, Ramzi che non a caso vive nella provincia italiana negli anni più interessata al fenomeno degli sbarchi ha iniziato un processo di autocritica: «Non ho pensato a voler fare il braccio di ferro con Salvini, ma ai tanti tunisini che vivono in Italia e si impegnano con umiltà e spirito di sacrificio. Ho pensato che davanti a quel comportamento razzista davanti alla stampa dovevamo in qualche modo difendere i nostri diritti, essere resilienti» spiega Ramzi.
Così è nata la pagina su Facebook “Io spaccio” con tanto di bandiera della Tunisia che così viene descritta: «Una pagina per contrastare gli attacchi di Salvini alla comunità tunisina…Noi mettiamo la faccia e spacciamo amore e fratellanza». In pochissime ore la pagina ha superato i 4mila likes e le testimonianze dei tanti tunisini postate permettono di scoprire, per chi ne dubitasse, le eccellenze tunisine che vivono in Italia o che come molti italiani sono dovuti andare all’estero.
«In Italia non si parla mai veramente di immigrazione, ma solo di assistenzialismo che non significa integrazione o accoglienza», conclude Ramzi che l'integrazione la fa e la insegna a Siracusa da anni.
Di seguito alcuni video di tunisini che "spacciano":
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.