Non profit
I tre cognomi che dettano legge
I tanti intrecci fra gli Aquilani, i Luchetta e i Calderone
di Redazione
Nell’organigramma della Croce Bianca Italiana srl risulta anche Claudio Aquilani, padre dell’ex giocatore della RomaLa famiglia, primo vero nucleo sociale, e forza trainante per molte piccole e medie aziende. Certo. E non fa eccezione nemmeno il comparto del trasporti sociosanitari, dove piccole e grandi realtà for profit ruotano intorno a un capostipite per poi riversare gli eventuali benefici aziendali su figli, nipoti, e cugini. Nulla di male, ovviamente.
Se ad esempio la Croce Bianca Italiana srl di Roma gira intorno alla famiglia Aquilani (la stessa del giocatore di calcio Alberto, ora in forza al Liverpool, figlio del procuratore dell’azienda, Claudio), il caso della Croce Verde di Ancona, alias Duelle Service srl, è leggermente più complesso, ma non meno interessante. Qui la proprietà è suddivisa tra i figli di Luigi Luchetta: Cristiano, Alessandro e Rossana (su cui rimane però il controllo della finanziaria Lufim spa del padre Luigi). Sempre Cristiano, poi, oltre ad essere amministratore unico della Duelle Service srl, lo è anche della Croce Azzurra Italiana srl, altro braccio operativo del Gruppo (anche qui la proprietà rimane saldamente nelle mani del padre).
Business is business, si dice: ecco allora che le attività della famiglia Luchetta si intrecciano con quelle della famiglia Calderone. E per la precisione con Antonio Calderone (Croce Amica srl), fratello di Francesco (Croce Amica One) e di Concettina (Croce Amica Servizi sanitari), tutti figli di Tindaro, fondatore della Croce Amica srl nel 1981, realtà for profit leader nel settore del trasporto sociosanitario con sede a Messina. Cristiano Luchetta, infatti, è vicepresidente nel consiglio di amministrazione di Ambulanze Città di Roma srl, il cui presidente è per l’appunto Antonio Calderone. Interessi comuni, infine, ci sono anche in Croce Azzurra Italiana srl in cui i Calderone hanno una partecipazione di minoranza. «Uno scambio all’insegna della collaborazione», dice Luigi Luchetta, punto di riferimento del soccorso for profit anconetano, che non disdegna però anche la carica di rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi nel Fondo speciale per il volontariato della Regione Marche.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it