Un concerto rock con i ‘Tiromancino’, una campagna pubblicitaria e un numero verde. Queste le iniziative della Cgil Toscana che da venerdi’ prossimo lancia, prima in Italia, una campagna di sensibilizzazione contro il lavoro nero. La campagna pubblicitaria, e’ stato spiegato in una conferenza stampa, prevede l’affissione per 15 giorni, a partire da venerdi’ prossimo, di manifesti ‘6×3’ con lo slogan ‘No lavoro nero, si’ lavoro vero’ in tutta la Toscana e l’acquisto di spazi su quotidiani, anche free-press.
Il 23 novembre, inoltre, il Saschall di Firenze ospitera’ un concerto con i ‘Tiromancino’ e i due gruppi vincitori delle ultime edizioni del concorso ‘Rock Contest’ dedicato alle giovani band. Da venerdi’, inoltre, sara’ attivo un numero verde che raccogliera’ denunce e segnalazioni di episodi di utilizzo di lavoro sommerso.
”La campagna – ha spiegato il segretario regionale della Cgil Luciano Silvestri – mira a combattere un fenomeno di dimensioni consistenti e con un notevole impatto sia sociale che economico. Basti pensare che nel 2003 secondo l’Istat in Toscana il lavoro nero rappresentava il 9,8% del totale, mentre secondo le rilevazioni effettuate dall’Inps dal 2000 al 2004 su 28.528 aziende, nel 75% dei casi sono state registrate irregolarita’, e l’8,5% delle aziende e’ risultato sconosciuto e non iscritto all’Inps. Nel complesso sono risultati piu’ di 36 mila i lavoratori non registrati, il 47% dei quali e’ al di sotto dei 30 anni”.
La Cgil regionale stima che in Toscana ci siano 160 mila lavoratori completamente al nero (su 1,46 mln occupati), con un’evasione previdenziale di circa 800 milioni di euro. ”Cifre – ha aggiunto Silvestri – che indicano come la lotta al lavoro sommerso sia una priorita’, che richiede un lungo lavoro e in cui l’azione degli organi di controllo e delle istituzioni e’ fondamentale”. Il tema del lavoro nero sara’ anche al centro dei congressi della Cgil in Toscana.
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