I social bond fanno… acqua

Taglio minimo 1.000 euro, rendimento lordo 2,80%. Ma – soprattutto – una ricaduta sociale che va al di là dei ristretti confini della finanza e delle cedole, e porta un contributo importante nel sostenere uno dei diritti primari delle persone: l’accesso all’acqua.

È stato lanciata il primo giugno, e sarà sottoscrivibile dall’1 luglio, l’emissione di social bond di Banca Alpi Marittime pensato per sostenere concretamente la campagna Acqua è vita di LVIA, L'Associazione di Solidarietà e di Cooperazione Internazionale. Una parte della cedola netta (lo 0,20%) del rendimento semestrale verrà infatti devoluta all’associazione che la impiegherà per lo sviluppo di progetti di accesso alle risorse idriche.

Presente in Africa da oltre 40anni, nei dieci anni di attività con la  campagna Acqua è vita LVIA ha operato con i partner locali garantendo l'accesso all'acqua e all’igiene a 1 milione di persone in 10 paesi africani.  E ora, attraverso questa operazione, si pone un ulteriore obiettivo: con i proventi delle obbligazioni etiche l’associazione vuole infatti promuovere il diritto umano all’acqua e garantire acqua pulita a oltre 5.000 persone, con la realizzazione in Africa di pozzi e di cisterne per l’acqua piovana. Opere che consentono – tra l’altro – di ridurre la diffusione di gravi malattie legate alla mancanza di acqua pulita e di migliorare la vita di donne e bambine che portano l’acqua da lunghe distanze.

Una buona causa immediatamente condivisa da Banca Alpi Marittime, una Banca di Credito Cooperativo che ha sede a Carrù (Cuneo) e si ispira ai principi cooperativi della mutualità, ovvero di collaborazione tra più persone per il raggiungimento di un fine comune. Un fine comune che, in questo caso, si allarga a clienti e investitori, che attraverso questi bond possono garantirsi una rendita finanziaria e nel contempo fare un investimento sul futuro di tante famiglie africane.