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I seggi devono essere accessibili per tutti

Esistono diverse normative che garantiscono il diritto di voto anche ai cittadini con disabilità. Come comportarsi e quali certificati esibire per votare senza disagi

di Redazione

Domenica si vota. Un diritto di tutti i cittadini, anche di quelli con problemi di mobilità. Questa settimana utilizziamo lo spazio degli esperti per ricordare alcune regole stabilite dalle leggi per favorire le persone con disabilità nell’esercizio di questo diritto.

Si considerano elettori fisicamente impediti «i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità». Solo le persone con queste particolari caratteristiche possono esercitare il diritto di voto con l’aiuto di un altro elettore – un familiare o un’altra persona scelta volontariamente come accompagnatore – purché questi risultino iscritti nelle liste elettorali del Comune.
Nel caso in cui la disabilità non sia evidente deve essere richiesto uno specifico certificato rilasciato da medici designati dall’Azienda sanitaria locale. Il documento deve precisare che «l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di altro elettore». I certificati devono essere rilasciati immediatamente e gratuitamente. Il certificato sarà poi allegato agli atti della sezione elettorale. L’elettore non vedente può esibire il libretto di pensione dal quale si evince la cecità accertata. Chi necessita di essere accompagnato solo fino alla cabina elettorale, ma è poi in grado di esercitare autonomamente il voto, non ha bisogno di certificati.
L’elettore che esercita la funzione di accompagnatore lo può fare per un solo disabile. Va anche ricordato che i Comuni devono assicurare il servizio di trasporto pubblico, in modo da garantire il raggiungimento del seggio elettorale. Se la sezione elettorale cui si è iscritti è inaccessibile, il disabile con difficoltà o impedimenti alla deambulazione può votare in un’altra sezione, sempre del proprio comune o collegio, priva di barriere architettoniche.
Per sapere se la sezione scelta corrisponde a questi requisiti è possibile rivolgersi all’Ufficio elettorale del Comune o al presidente della sezione stessa. Per essere ammesso al voto, il disabile deve presentare, con il certificato elettorale, un’attestazione medica rilasciata, anche per altri scopi, dalla propria Azienda sanitaria locale o copia autentica della patente di guida speciale, dalla quale risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.
Le Aziende sanitarie, nei tre giorni precedenti le elezioni, devono garantire in ogni Comune la disponibilità di medici autorizzati e preposti al rilascio delle certificazioni. Le disposizioni vigenti, inoltre, forniscono indicazioni precise sull’accessibilità dei seggi elettorali. Gli arredi della sala di votazione delle sezioni elettorali devono essere disposti in modo da permettere agli elettori non deambulanti di leggere il manifesto contenente le liste dei candidati, di votare in assoluta segretezza, nonché di svolgere anche le funzioni di componente di seggio o di rappresentante di lista e di assistere, quando lo vogliano, alle operazioni di scrutinio dell’ufficio elettorale. Inoltre, almeno una cabina deve essere predisposta per consentire agevolmente l’accesso agli elettori e deve essere previsto un secondo piano di scrittura, o un tavolo munito di ripari che garantisca la stessa segretezza. I seggi, ovviamente, devono essere raggiungibili anche dall’esterno, e la loro accessibilità deve essere segnalata attraverso il simbolo della carrozzina, che contraddistingue anche i percorsi interni.
I Comuni devono provvedere al censimento delle barriere esistenti nei locali adibiti a seggi elettorali, e intervenire per evitare che alla consultazione successiva si ripresenti la stessa situazione. La legge però non precisa se l’intervento sia di rimozione delle barriere architettoniche o più semplicemente di scelta di altra sede per il seggio.

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