C?è uno straniero dell?Europa centrale che fa più paura degli altri: il Rom. Perché su 8 milioni di Rom, 5 milioni vivono nell?Est. Perché questi 5 milioni rappresentano il 10% degli slovacchi e il 5% degli ungheresi. Perché il pericolo che all?allargamento europeo corrisponda un?invasione di Rom “è reale”. A sostenerlo è Massimo Converso, presidente dell?Opera Nomadi. Convinto che il nostro Paese, in cui già vivono 150mila tra Rom e Sinti, sia “completamente impreparato ad affrontare un nuovo flusso di zingari dai nuovi Stati membri”.
Vita: Cosa li spinge a venire in Italia?
Massimo Converso: Un nomadismo di tipo economico. L?Italia è ricca e attira chi vive in Paesi come la Romania e la Bulgaria dove il livello medio di vita si è abbassato molto e quello delle fasce più deboli, come i Rom, ancora di più.
Vita: Era prevedibile che con l?allargamento si verificasse un nuovo flusso di migrazione?
Converso: Prevedibilissimo. È dall?ottobre del 2002 che chiediamo un incontro con il ministro Maroni per prepararci all?emigrazione di Rom dai nuovi Stati membri dell?Ue. Ma non abbiamo mai ricevuto una risposta e questo nonostante il fatto che lo Stato italiano faccia profitti altissimi nei Paesi da cui provengono i Rom. Altrove, invece, c?è chi cerca soluzioni serie al problema.
Vita: Può farci qualche esempio?
Converso: In Ungheria il governo ha deciso di investire su questo suo 5% di popolazione innalzando il suo livello di istruzione con 22mila borse di studio per creare una classe dirigente tra i Rom. Nel bilancio del nostro governo, invece, non esiste una sola voce per la scolarizzazione dei Rom.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.