Sostenibilità

I rischi sul nostro corpo. Prima vittima la fertilit

La salute riproduttiva è la più colpita. Ma i comportamenti individuali possono aiutare a difendersi. Come spiega il professor Alberto Mantovani

di Chiara Sirna

Sono contaminati i cibi, l?aria, l?acqua, ma anche gli oggetti di uso comune: dalle pellicole alle plastiche in pvc fino ai giocattoli. Il che significa che il rischio di ?intossicarsi? non è alto soltanto all?aperto, ma anche tra le mura domestiche. E i primi a pagarne le conseguenze sono i bambini, «con disturbi neurocomportamentali», e gli adulti, «con una diminuzione della capacità riproduttiva». Il rimedio? «Sapersi proteggere», spiega Alberto Mantovani, esperto di interferenti endocrini dell?Istituto superiore di sanità.

Ecomondo: Professore, quali sono i principali tramiti per l?assunzione di sostanze chimiche nocive per l?uomo?
Alberto Mantovani: I due più grandi tramiti sono quello alimentare, per il meccanismo del bioaccumulo nei cibi, e quello indoor degli oggetti di uso quotidiano. Le polveri domestiche sono un veicolo contaminante, così come i disinfestanti in casa o in giardino. L?ambiente di lavoro è un altro canale a rischio, ma dipende molto dalle categorie.
Ecomondo: E quali sarebbero le più colpite?
Mantovani: Sicuramente i lavoratori agricoli per colpa dei parassitari.
Ecomondo: Quali sono gli effetti delle sostanze nocive più diffuse negli alimenti?
Mantovani: Una sfera colpita è quella della salute riproduttiva: tra gli uomini diminuisce la fertilità, mentre tra le donne aumentano le pubertà precoci. L?altra grande conseguenza invece sono i problemi dell?infanzia: ritardi o disturbi neurocomportamentali, asma e allergie. Ma se da un lato le patologie sono note, dall?altro manca ancora l?individuazione dei nessi causali e dei processi di contaminazione. In Europa sono allo studio procedure anti rischio: il programma di revisione dell?uso di pesticidi ne è un esempio. Il lindano, un insetticida, è stata bandito perché altera l?equilibrio endocrino e bioaccumula nell?organismo umano. Sono stati vietati anche gli ftalati, degli ammorbidenti per le plastiche in pvc usati nei giocattoli. Il bimbo succhiando e mordicchiando ne assume una certa quantità, che poi disturba l?equilibrio endocrino e provoca gli effetti di cui parlavamo prima.
Ecomondo: La dieta e lo stile di vita possono influenzare l?assunzione di queste sostanze?
Mantovani: Senza dubbio, ma bisogna essere ben informati. Il fumo aumenta la concentrazione di cadmio, un metallo pesante che danneggia i reni e squilibra il sistema endocrino. Un?alimentazione ricca di grassi animali aumenta l?assunzione di Ddt e di diossine bioconcentranti. Ma ci sono anche comportamenti protettivi. Per esempio l?allattamento al seno, per quanto possa trasmettere contaminanti, fa talmente bene al neonato che ne rafforza lo sviluppo e lo difende da allergie. I Pcb, policloruli fenili, e i pesticidi colpiscono il funzionamento della tiroide, poi però il sale iodato, usato con moderazione, ne neutralizza parzialmente l?effetto.
Ecomondo: Come reagiscono le sostanze degli alimenti con i contaminanti in esse contenute?
Mantovani: Possono anche svolgere una funzione di protezione. L?Authority per la sicurezza alimentare ha redatto un documento sui contaminanti del pesce ed è stato dimostrato che nonostante la presenza di Pcb, diossine e mercurio, l?apporto nutriente è talmente positivo da portare beneficio. Dunque il consumo non è sconsigliato, salvo che per il Baltico, altamente contaminato. Questo però non significa che si possono trascurare i controlli sulla sicurezza alimentare.
Ecomondo: Su questo versante quali sono le prospettive della ricerca?
Mantovani: Creare connessioni tra esperienze e discipline diverse. Chi fa analisi e monitoraggio deve lavorare con chi studia le patologie o si occupa di sorveglianza epidemiologica.
Ecomondo: Oggi com?è il livello di sinergia?
Mantovani: La volontà c?è. Sarebbe opportuno avere più risorse e possibilità di coordinamento.
Ecomondo: Salute e ambiente dipendono l?uno dall?altro?
Mantovani: Tutte le evidenze ci dicono che l?ambiente è un determinante fondamentale per la nostra salute. La strategia europea sull?ambiente e la salute, lanciata nel 2004, chiama a raccolta le risorse scientifiche degli Stati membri per ridurre il carico delle patologie dovute alla contaminazione del contesto in cui viviamo. Soltanto così si potranno prevenire i rischi nell?infanzia ed è importantissimo farlo perché i bambini, oltre ad essere i più suscettibili, sono anche il nostro futuro.
Ecomondo: Quanto si sta facendo per la prevenzione?
Mantovani: In questi anni di ricerca ad alto livello abbiamo raggiunto ottimi risultati sul versante terapie, ma siamo rimasti indietro sulla prevenzione. Oggi la sensibilità è crescente, però deve tradursi in azioni concrete. L?istituzione dell?Authority sulla sicurezza alimentare è un ottimo punto di partenza, così come il regolamento Reach, una delle maggiori iniziative europee di limitazione e rivalutazione, su criteri aggiornati, delle sostanze chimiche nocive.
Ecomondo: Alimentazione a parte quali sono le altri fonti di inquinamento nella vita quotidiana?
Mantovani: Le polveri domestiche, l?uso improprio di insetticidi, pesticidi e disinfestanti, i giocattoli, pellicole alimentari e detersivi senza garanzie. Altra fonte delittuosa poi è l?incendio di rifiuti di plastica, che disperde diossina nell?aria.
Ecomondo: Quali sono allora i comportamenti da adottare per ridurre i rischi?
Mantovani: Controllare che i giocattoli abbiano il bollo Cee e le pellicole una dicitura specifica in cui si indica che sono adatte per gli alimenti. Infine bisognerebbe gestire correttamente i rifiuti e i prodotti per l?orto e il giardino.

Che cosa farà la nuova agenzia

Un?Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, Efsa). Ma che cos?è l?Efsa e di cosa si occupa esattamente? L?Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare è stata pensato come organismo indipendente a tutela della sicurezza alimentare in Europa con una forte specializzazione scientifica. Dovrebbe rappresentare il principale punto di riferimento in fatto di sicurezza alimentare. La responsabilità principale dell?Efsa sarà di fornire consulenza scientifica indipendente su tutte le questioni che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza alimentare. L?Authority fornirà per esempio informazioni sugli organismi geneticamente modificati non destinati al consumo alimentare umano e animale.

Info: www.eufic.org

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