Sostenibilità

I rimborsi di Banca 12. Mille su centomila

In pochi hanno presentato ricorso entro i termini prefissati. Di quei pochi un terzo viene respinto.

di Ida Cappiello

Nell?ultimo bilancio sociale del Monte dei Paschi di Siena si legge questa frase del presidente Pier Luigi Fabrizi (riferita, senza mai nominarli, agli ormai famigerati ?bidoni? finanziari rifilati a decine di migliaia di risparmiatori: My Way, 4You e i finti Bot della controllata Banca 121, nel mirino dei magistrati per truffa contrattuale): “Le criticità emerse in merito alla commercializzazione di alcuni prodotti del gruppo non intaccano assolutamente il rapporto di fiducia dell?istituto con i suoi clienti”. Non è proprio così. Secondo gli ultimi dati ufficiali, risalenti all?inizio di febbraio, per My Way e 4You i reclami presentati alla scadenza dei termini, il 31 dicembre 2003, erano 6.599.
I casi esaminati al 31 gennaio erano il 49%, dei quali un terzo respinti, il 18% accolti formulando una proposta di rimborso variabile dall?80 al 100% delle somme versate, e circa la metà trattati formulando complesse proposte di ristrutturazione dei piani finanziari che dovrebbero avere l?effetto di ridurre le rate ancora da versare, oppure permettendo ai clienti di uscire dall?investimento senza le penali previste dal contratto. L?istituto bancario non è stato in grado di fornire in tempo utile dati più aggiornati, ma secondo Federconsumatori, una delle associazioni firmatarie dell?intesa con Mps, le proporzioni sono rimaste più o meno le stesse dopo l?esame di un altro 10% di reclami. Per farla breve, meno di mille persone hanno ottenuto non i soldi indietro, ma solo una proposta: ricordiamo che i risparmiatori coinvolti nella vicenda sono quasi centomila.
Per quanto riguarda invece i prodotti derivati di Banca 121 camuffati da titoli di Stato, la scadenza per i reclami è stata prorogata al 30 giugno prossimo, e probabilmente il clamore della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Bankitalia convincerà il Monte dei Paschi ad aprire un po? di più i cordoni della borsa, anche perché qui l?imbroglio si vedeva già dai nomi. “Su Banca 121 saremo molto più rigidi, puntiamo al rimborso indifferenziato per tutti”, promette il vicepresidente di Federconsumatori, Francesco Avallone.
L?Aduc, piccola ma agguerrita associazione fiorentina, che per ragioni geografiche ha seguito moltissimi clienti del Monte dei Paschi, non ha sottoscritto il protocollo d?intesa con la banca, e sconsiglia la conciliazione ai propri assistiti. Spiega il motivo Alessandro Pedone, l?esperto finanziario di Aduc. “La truffa contrattuale sospettata dai magistrati è il comportamento più grave, che avrebbe portato alle banche profitti ingiustificati dell?ordine del 30%, vendendo proprie obbligazioni con un sovrapprezzo altissimo. Ma ci sono molte altre irregolarità: un esempio è la mancanza del diritto di recesso nei contratti firmati fuori dalla banca, quelli fatti dai promotori finanziari a casa del cliente. Quindi tutti, secondo noi, hanno diritto al rimborso, non importa se sono anziani con la licenza elementare o premi Nobel per l?economia”. L?imbroglio, come la legge, è uguale per tutti.

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