Sostenibilità
I rifiuti raccolti nel mare diventano capi d’abbigliamento
Per il Pitti uomo a Firenze l’azienda spagnola, Ecoalf, presenta la sua linea di moda completamente ecosostenibile nata dal progetto “Upcycling The Oceans”. I capi vengono realizzati con i rifiuti raccolti dal mare dai pescatori. La società collabora con 165 pescherecci, 11 porti e raccoglie in mare una tonnellata di rifiuti al giorno
di Anna Spena
Si chiude oggi la “Pitti Immagine uomo 90”. La kermesse di moda maschile nella città di Firenze. Quest’anno il messaggio è stato chiaro: capi minimalisti. Una moda senza eccessi. E una parola che la fa da padrone: sostenibilità. La Geox, ad esempio, propone una nuova linea di scarpe con suole riciclabili al 100%; o ancora l’Atelier Noterman, realizza pantaloni e jeans a impatto zero che riducono al minimo il consumo d’acqua durante i processi di produzione.
Ma l’idea più innovativa arriva da una società di moda spagnola la “Ecoalf” che con il progetto “Upcycling The Oceans” raccoglie i rifiuti dal mare per farne capi d’abbigliamento. Ecoalf è stata fondata nel 2009 dallo spagnolo Javier Goyeneche. «Nel porto di Alicante», ha raccontato Goyeneche, «Insieme ai pesci ho visto tirare fuori di tutto dalle reti. Dalla plastica agli pneumatici, stracci, cartoni e alluminio. Così, con il mio team di ricercatori ci siamo chiesti se tutta quella spazzatura si potesse riciclare per pulire le acque proprio con l’aiuto dei pescatori».
La società collabora con 165 pescherecci, 11 porti e raccoglie in mare una tonnellata di rifiuti al giorno.
«Abbiamo uno stabilimento a Gerona in Costa Brava che trasforma tutto questo materiale in granulato, filo, tessuti e altri prodotti». Quello di Ecoalf, ne è convinto il fondatore, «è un modello produttivo che si può esportare. Il riciclaggio potrebbe essere la soluzione perché il fatto che siamo stati in grado di creare una nuova generazione di prodotti di moda a base di riciclato con la stessa qualità, il design e le caratteristiche tecniche dei migliori prodotti realizzati senza materiale riciclato dimostra che non vi è alcun bisogno di continuare ad utilizzare le risorse naturali in maniera indiscriminata».
«Credo sinceramente che il futuro della moda non può basarsi solo “sull’essere bello”, ma bisogna anche iniziare a pensare cosa è giusto fare».
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