Cultura

I redditi dei ministri: Berlusconi il più ricco, Matteoli il più “povero”

In testa alla classifica Berlusconi, Stanca e Lunardi, agli ultimi tre posti, Urbani, Moratti e Matteoli

di Redazione

Sale nel 2002 il reddito imponibile di Silvio Berlusconi che si conferma come il piu’ ricco membro del governo. Il premier ha infatti guadagnato 12.731.041 Euro, lasciando a debita distanza il secondo e terzo classificato, vale a dire il ministro per l’innovazione tecnologica, Lucio Stanca (512.083 Euro) e il ministro per le Infrastrutture, Pietro Lunardi (433.876 Euro). Il responsabile per l’Ambiente, Altero Matteoli, e’ invece il ministro piu’ ”povero”, con un reddito di 156.406 Euro. Le cifre si evincono dagli elenchi delle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari e dei ministri oggi consultabili alla Camera e al Senato. Berlusconi, che ha versato nelle casse dell’Erario 5.711.578 Euro, ha avuto un incremento del proprio reddito di 1,5 milioni rispetto al 2001, quando a giugno sali al governo, in cui dichiaro’ un reddito di 11,2 milioni di Euro (21,813 miliardi di vecchie lire). Destino inverso, invece, per Stanca e Lunardi. Pur risultando al secondo e terzo posto della classifica dei redditi anche nel 2001, i due ministri hanno visto un crollo dei loro introiti. Stanca, infatti, aveva dichiarato 2,7 milioni di Euro, e Lunardi 639 mila Euro. Nella classifica seguono il ministro per la Funzione pubblica, Luigi Mazzella, con 372.296 Euro e il ministro per le Attivita’ produttive, Antonio Marzano, con 319.921 Euro. Tra i 200 e i 300 mila euro si attestano il ministro per gli italiani all’Estero, Mirko Tremaglia (281.961 Euro), il ministro della Salute, Girolamo Sirchia (281.228), il ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia (248.138), il ministro della Difesa, Antonio Martino (224.570) e quello degli Esteri, Franco Frattini (213.012). Sotto la soglia dei 200 mila euro troviamo il Guardasigilli, Roberto Castelli (182.144 Euro), il ministro per le Pari opportunita’, Stefania Prestigiacomo (178.972), il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti (177.883), il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione (176.009), il ministro per il commercio con l’Estero, Adolfo Urso (175.827). Praticamente appaiati i tre ministri per i rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi (170.859), per il Mezzogiorno, Gianfranco Micciche’ (170.498), e il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta (170.016). Sotto i 170 mila Euro si attestano il ministro per le politiche Agricole, Gianni Alemanno (169.841), il suo collega di partito, il ministro per le comunicazioni, Maurizio Gasparri (169. 737), il ministro del Welfare, Roberto Maroni (169.384), e il ministro delle riforme e leader della LEga Umberto Bossi (169.276). Seguono il titolare del Viminale, Beppe Pisanu (168.552 Euro), il vice premier, Gianfranco Fini (165.960), e il vice-ministro per l’Economia, Mario Baldassarri (165.494). In coda alla classifica il ministro per i Beni culturali, GIuliano Urbani (158.843 Euro), quello per l’Istruzione, Letizia Moratti (157.631) e il ministro per l’Ambiente Altero Matteoli (156.406).


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