Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sport

I ragazzi di Alex Zanardi hanno conquistato Parigi

Si è conclusa domenica 1 ottobre sotto la Tour Eiffel, dopo 22 tappe e 1.800 chilometri, la grande staffetta paralimpica Obiettivo Tricolore, ideata da Alex Zanardi come simbolo di inclusione, resilienza e speranza. Un viaggio olimpico tra Cortina d’Ampezzo-Milano sedi delle Paralimpiadi invernali del 2026 e la capitale francese dove la prossima estate si svolgeranno i giochi

di Antonietta Nembri

I ragazzi di Alex Zanardi ce l’hanno fatta a compiere la grande impresa di portare, da Cortina d’Ampezzo a Parigi, il testimone di una staffetta simbolo di inclusione, resilienza e speranza, durata tre settimane e che ha visto 70 atleti paralimpici (reclutati da Zanardi con il progetto Obiettivo3) percorrere 1.800 chilometri in 22 tappe, attraversando il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il confine italo-francese, per poi risalire la Francia attraverso le regioni dell’Alvernia-Rodano-Alpi, della Borgogna-Franca Contea e dell’Ilê-de-France in sella ad handbike, biciclette, carrozzine olimpiche, di corsa e canoa e a spinta di gambe, braccia e cuore (qui avevamo scritto della partenza ​).

L’arrivo a Parigi

Il testimone è arrivato sotto la Tour Eiffel a mezzogiorno di domenica 1 ottobre, portato dagli atleti Marta Antoniucci (paraciclismo), Pierluigi Maggio (paratriathlon), Eleonora Mele (paraciclismo), Leonardo Percoco (handbike) e Ivan Territo (paratriathlon), partiti dal castello di Brie-Comte-Robert in mattinata.

Il traguardo di Parigi – sottolineano gli organizzatori – racchiude in sé un forte valore simbolico, poiché rappresenta non solo la meta finale di un’impresa sportiva, ma il punto d’arrivo di lungo abbraccio olimpico tra due città, Cortina d’Ampezzo e Parigi, che nel prossimo triennio ospiteranno i Giochi Olimpici e Paralimpici estivi ed invernali.

«L’attraversamento della Francia è stata un’esperienza incredibile» racconta Barbara Manni, la responsabile marketing e comunicazione di Obiettivo3 «abbiamo percepito e ricevuto calore e affetto da tutti: pubblico, istituzioni ed associazioni territoriali. In quattro anni, dopo migliaia di chilometri e centinaia di tappe, Obiettivo Tricolore ha finalmente varcato per la prima volta i confini nazionali per diffondere anche in terra francese il messaggio di uno sport senza confini». 

Manni continua: «Siamo sfiniti dalla stanchezza ma felicissimi per quello che abbiamo raccolto da questa esperienza e, allo stesso tempo, per quello che siamo riusciti a donare a tutti coloro che sono venuti ad incontrarci e conoscerci lungo il percorso. Abbiamo ancora una volta dimostrato, attraverso i nostri fantastici atleti, che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita e soprattutto che è vietato arrendersi di fronte alle difficoltà».

Tutte le tappe

Riavvolgendo il nastro di questa splendida quarta edizione, passano veloci come istantanee le immagini più belle e significative del viaggio come l’emozionante partenza da Cortina, le tappe animate da migliaia di studenti a Mantova, Lecco e Verrès, i villaggi di promozione sportiva a Conegliano, Piacenza, Padova e Reggio Emilia.

C’è stato poi l’incontro con i pazienti dell’Istituto Clinico Scientifico Maugeri di Pavia, gli eventi organizzati a Caselle d’Altivole (Tv), all’Ospizio del Piccolo San Bernardo durante l’attraversamento del confine, e infine a Milano dalla Fondazione Allianz UmanaMente.

E poi ancora, l’accoglienza di Noventa Padovana (comune di residenza di Alex Zanardi), la prima tappa in canoa a Mantova lungo il fiume Mincio e la prima tappa di corsa partita da San Donato Milanese e arrivata all’ombra di una delle torri più alta d’Italia, Torre Allianz a Milano.

Nelle imagini le diverse tappe della staffetta di Obiettivo 3 dal video promozionale alll’arrivo al confine
1/7

Molti sono stati i campioni e i testimonial che hanno aderito all’iniziativa, perché ispirati dal valore in essa contenuto.
Dalla madrina della manifestazione Giusy Versace, atleta paralimpica e oggi senatrice della Repubblica, agli attori comici Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri (in arte Luca & Paolo) che hanno lanciato la staffetta attraverso quattro divertenti sketch comici pubblicati sui canali social di Obiettivo3, a Gianni Bugno, Hervé Barmasse (Enervit Ambassador), Kristian Ghedina, Francesco Moser, Federico Pellegrino (Enervit Ambassador), Paolo Bettini, Daniel Fontana (Enervit Ambassador), i ciclisti paralimpici Andrea Tarlao, Fabio Radrizzani e l’ex plurimedagliato Giancarlo Masini.

In Francia si sono uniti agli atleti italiani anche il paraciclista Jean Claude Thievent, la nuotatrice paralimpica  Laura Mahieu e Ludivine Munos, ex campionessa di nuoto paralimpico e oggi Responsabile dell’Integrazione Paralimpica di Parigi 2024.

Tutte le immagini da ufficio stampa


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA