Famiglia

I primi giorni di vita fanno la differenza

Roberto Speziale, presidente di Anffas, spiega la svolta inclusiva

di Redazione

Dal 2008 Anffas
ha scelto di lavorare in team con le altre associazioni che si occupano di diritti dell’infanzia. Sotto
lo slogan «Bambini fino in fondo»Quando ha compiuto cinquant’anni, Anffas ha deciso di fare dell’età evolutiva l’avanguardia delle proprie riflessioni. Lo ha fatto anche con un cambio di prospettiva culturale, trasversale ed inclusiva, simbolizzato dall’adesione nel 2008 al gruppo di lavoro per il monitoraggio della Convenzione dei diritti dell’infanzia. Il presidente nazionale, Roberto Speziale, spiega le ragioni di questa scelta.
Vita: Perché?
Roberto Speziale: I primissimi giorni e mesi di vita, soprattutto nel caso della disabilità intellettiva e/o relazionale, possono davvero fare la differenza per la qualità di vita futura della persona e, di riflesso, della sua famiglia. Ecco perché Anffas ha deciso di riorientare le proprie attività e politiche ripartendo proprio dai piccolissimi e dai loro giovani genitori, che costituiscono anche un importante patrimonio per garantire un ricambio generazionale per la nostra associazione.
Vita: Perché ragionare di bambini, non di bambini disabili?
Speziale: I bambini con disabilità sono prima di tutto bambini e per questo Anffas ha deciso di unirsi alle altre associazioni che in Italia si occupano di minori affinché a tutti, a prescindere dalle proprie condizioni contingenti, siano garantiti i diritti fondamentali.
Vita: Questo genera anche politiche più efficaci?
Speziale: Sì. È fondamentale che i bambini con disabilità ricevano adeguati supporti e sostegni, ma deve essere chiaro che ogni diritto sancito per i minori tout court deve essere reso esigibile anche per loro, con adeguati interventi. Soltanto così potranno essere davvero garantite a tutti le pari opportunità in ogni ambito della vita e non in contesti separati e speciali e quindi emarginanti, discriminati e segreganti.
Vita: Avete avviato delle Conferenze regionali per verificare la corrispondenza tra politiche regionali e Convenzione Onu. Dopo la Lombardia?
Speziale: Non abbiamo ancora definito la prossima tappa, ma stiamo lavorando per arrivare al Centro-Sud, dove spesso le persone con disabilità sono disabili due volte.


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