Cultura

I presidi si formanoalla business school

SCUOLA Un master in convenzione con cinque atenei

di Redazione

Incremento delle iscrizioni al master Management e leadership delle istituzioni educative: questa la previsione per la sesta edizione, in programma per l’anno accademico che sta aprendo in questi giorni. La causa? Dai prossimi concorsi per la dirigenza scolastica il titolo di master in materie specifiche contribuirà a conferire al candidato un maggior punteggio. Il corso, in questi anni, ha avuto un placement costante. «I nostri diplomati hanno trovato lavoro nelle scuole paritarie come dirigenti scolastici, responsabili della qualità, dell’offerta formativa d’istituto, dell’inserimento scolastico degli stranieri. La maggior parte dei nostri allievi, però, appartiene già al personale della scuola, e sceglie di seguire il master in previsione della partecipazione al concorso per dirigente scolastico nelle scuole statali», spiega Angelo Paletta, direttore del corso all’università di Bologna. Il master però è interuniversitario e vi partecipano gli atenei di Bologna, Napoli Federico II, Padova, Cattolica di Milano, Udine che rilasciano titolo congiunto.
Sbocchi professionali anche nei dipartimenti ministeriali del sistema istruzione, negli uffici scolastici regionali e provinciali, nei settori istruzione e formazione di Regioni ed enti locali, agenzie di valutazione ed enti di ricerca in campo formativo: la retribuzione di un dirigente scolastico va dai 1.800 ai 2.800 euro netti al mese.
Il master interuniversitario si avvale delle competenze di tre facoltà – Economia, Scienza della formazione e Sociologia – che caratterizzano anche la didattica. «Il dirigente scolastico deve essere ottimo tecnico economico, ma deve al tempo stesso possedere altre conoscenze per capire le esigenze del personale docente e degli alunni. Deve conoscere il territorio e la rete sociale che sta attorno all’istituto con l’obiettivo di prenderne parte. Per questo al master i partecipanti acquisiscono strumenti di finanziamento e di valutazione dei sistemi educativi nelle prospettiva di creazione di valore pubblico coinvolgendo e comunicando con gli stakeholder».
Il master non è in modalità e-learnig. Una sfida, vinta, visto che la maggior parte degli iscritti è un lavoratore delle scuola. «La classe è per noi molto importante. Utilizziamo la metodologia didattica delle business school inglesi. Partiamo dalla teoria, poi passiamo all’analisi di esperienze scolastiche concrete. Poi gli allievi, divisi in gruppi, elaborano un progetto che presentano in un workshop». Tirocinio di 300 ore all’estero o in Italia presso scuole o centri studi. Requisiti di accesso sono una laurea specialista in qualsiasi facoltà o laurea vecchio ordinamento. Massimo 25 posti. La quota di partecipazione è di 2mila euro ed possibile richiede voucher formativi messi a disposizione dalle Regioni Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Umbria e Sardegna.

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