Non profit

I premi partita degli Azzurri ad Amici dei Bambini

Grande gesto di solidarietà della Federazione Italiana Giuoco Calcio

di AiBi

Tra polemiche sugli arbitraggi e sulla qualità di gioco i calciatori italiani tornano a casa senza coppa e premi partita. Amici dei Bambini lancia un appello alla FIGC -Federazione Italiana Giuoco Calcio- affinché la cifra, che sarebbe stata destinata ai giocatori in caso di vittoria, sia devoluta ai bambini che vivono in condizioni di difficoltà nel mondo. Premi partita che andrebbero a finanziare progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo in Africa, America Latina ed Europa dell’Est, interventi mirati a garantire ai bambini e alle loro famiglie il supporto alimentare, l’assistenza sanitaria e psicologica, l’accompagnamento scolastico e le attività di animazione. Una richiesta che vuole trasformare la sconfitta di pochi in vittoria di molti, ottenendo un successo mondiale che duri più di 90 minuti o di 4 anni. L’impegno dei giocatori convocati ai Mondiali 2002 passerebbe così dai campi di calcio ai paesi del mondo. Oggi la Federazione insieme ai 23 calciatori azzurri possono cambiare la vita dei bambini che hanno più bisogno, prevenendo il loro abbandono o promuovendone il reinserimento familiare perché ogni bambino abbia la possibilità di vivere in una famiglia e sentirsi figlio di qualcuno. Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini, dichiara: «Da sempre lo sport è stato compagno di tanti appuntamenti di solidarietà. Chiediamo alla FIGC di regalare un’opportunità a troppi bambini che non vivono un’infanzia felice.» «L’unico modo – prosegue Griffini – per trasformare l’amarezza di un allenatore, dei giocatori e dei tifosi in una festa colorata non solo di azzurro, ma di tutti colori del mondo.»


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